A otto mesi di distanza dalla firma del protocollo, quasi nulla è stato fatto. Autorizzazioni ferme e lavoratori con l'incubo della scadenza degli ammortizzatori. L'amministrazione a Cinquestelle prova a istituire un tavolo di coordinamento. Intanto gli operai emigrano, come Franco: «Sono nella Svizzera francese insieme ad altri 20 colleghi, il lavoro è duro, ma nelle raffinerie siciliane lo è stato molto di più»