Gela, serbatoi abbandonati dall’Eni Costati otto milioni, in porto dal 2013

Sono abbandonate da quasi tre anni su un molo. Uno dei segni più tangibili della presenza del cane a sei zampe in città. Sono costate otto milioni di euro, lunghe 35 metri per un diametro di otto ed un peso complessivo di 350 tonnellate. A Gela dal dicembre 2013, accanto ad un porto rifugio perennemente insabbiato, fanno cattiva mostra di sé due enormi camere coke. Di proprietà dell’Eni, non sono mai state utilizzate. Avrebbero dovuto sostituire i forni dell’ormai ex raffineria, ma la crisi petrolifera prima ed i nuovi piani industriali le hanno rese un mastodontico lascito della multinazionale energetica

«Quelle camere coke devono essere tolte per liberare il porticciolo – ha intimato qualche giorno fa Francesco Salinitro, assessore alla pianificazione e valorizzazione del territorio. Con una lettera ho chiesto lumi ad Alfredo Barbaro, amministratore delegato della raffineria, secondo il quale esiste un’autorizzazione temporanea fino al 31 agosto concessa dal demanio marittimo. Entro tale data l’amministrazione comunale esige che il porto venga liberato definitivamente». E’ probabile però che l’appuntamento per lo spostamento delle due camere coke non venga rispettato. Lo conferma lo stesso sindaco, Domenico Messinese, dopo aver incontrato i vertici Eni.

Così l’estate scorre tra il porto e le camere coke unite all’insegna dell’inutilizzo. In un rapporto reciproco di malsana interdipendenza. Perché se è vero che i fondali del porto, a causa di atavici difetti di costruzione, non consentono il passaggio dei mezzi necessari al prelevamento delle due camere coke, è altrettanto vero che senza lo spostamento dei due grandi serbatoi nessun lavoro di rinnovo del porto potrà essere effettuato. Considerando poi che il porto rifugio della raffineria – di proprietà della Regione Siciliana ma di fatto ad uso esclusivo dell’Eni –  non consente neanch’esso l’approdo di mezzi così pesanti. 

I vertici dell’ormai ex raffineria di Gela stanno studiando piani alternativi. Finora senza esiti soddisfacenti. E dire che quando venne effettuata l’operazione, ci fu pure chi esultò perchè le due camere coke avrebbero consentito l’illuminazione del porto. Un intervento straordinario e temporaneo, almeno nelle promesse, eseguito in collaborazione con l’assessorato infrastrutture e Mobilità dell’ufficio del genio civile di Caltanissetta. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]