Ancora nessuna traccia della donna dispersa a Favara: continuano le ricerche

Continuano le ricerche della donna dispersa a Favara, Marianna Bello. Sono state prorogate e andranno avanti anche nella giornata di oggi le ricerche della 38enne della cittadina in provincia di Agrigento. La donna è ormai dispersa da 13 giorni, dopo essere stata trascinata via dall’alluvione che si è abbattuta sulla città, sono state prorogate e stanno andando avanti anche oggi.

Le ricerche di Marianna Bello

«Grazie al prefetto Salvatore Caccamo – spiega il sindaco di Favara Antonio Palumbo – si continua a cercare per trovare qualunque cosa possa condurci a Marianna. Non nascondo – ammette il primo cittadino – che c’è scoramento tra i tanti che, da giorni, si stanno spendendo senza sosta per restituire Marianna alla sua famiglia». Oggi torneranno pure le unità cinofile molecolari del centro di addestramento dei carabinieri di Firenze (in Toscana). Dopo giorni nell’Agrigentino, erano andate via per un altro impegno nel fine settimana. Adesso torneranno per continuare le ricerche della donna dispersa a Favara.

La fake news sulla donna dispersa a Favara

«C’è Marianna Bello, parla con un uomo e sta bene». Una segnalazione arrivata il 4 ottobre con una telefonata al numero unico d’emergenza. La voce di una donna che annuncia il ritrovamento della donna dispersa a Favara. Ma è una fake news. Una notizia che, però, in poco tempo si era diffusa e aveva fatto anche il giro dei social. «Altro non è stato che un procurato allarme», aveva dichiarato in modo netto il questore di Agrigento Tommaso Palumbo. La donna autrice della telefonata è stata individuata. Subito dopo sono riprese le ricerche di Marianna Bello.

Ritrovati il cellulare e la borsetta di Maria Bello

Nei giorni precedenti, durante le operazioni di scavo con le ruspe, erano stati ritrovati prima la borsetta e poi il cellulare della 38enne madre di tre figli. All’interno della borsa è stata trovata anche la foto di uno dei tre figli. Rimuovendo il fango e utilizzando le idrovore, qualche giorno dopo, sono stati ritrovati il cellulare e la borraccia della donna, insieme pure al documento della figlia di Marianna Bello.


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