Oltre 1000 firme, raccolte in meno di un mese, sono state depositate questa mattina all'ufficio protocollo del Comune etneo. Lo scopo è quello di spingere lamministrazione a chiudere al traffico, almeno una domenica la mese, viale Artale Alagona e viale Ruggero di Lauria. «Vogliamo che le persone possano riappropriarsi del luogo per viverlo in modo naturale», afferma Danilo Pulvirenti, presidente di Rifiuti zero Sicilia e cicloattivista
Lungomare liberato, consegnate le firme «Sia chiuso al traffico e alle mire speculative»
Oltre mille firme – 1242, per l’esattezza – sono state raccolte tra i catanesi e consegnate questa mattina in una petizione perché il lungomare di Catania sia liberato dal traffico almeno una domenica al mese. È la proposta lanciata da un gruppo di cittadini catanesi nel corso del Catania bike festival e per cui questa mattina sono state protocollate le tante sottoscrizioni raccolte in meno di un mese. «Vogliamo che sia chiuso al traffico come alle mire speculative», afferma Mirko Viola referente dell’associazione Cittàinsieme. «Se è vero che il progetto di un mega centro commerciale è al momento bloccato dice il rischio che si debba fare o che si debba pagare una grossa penale se non si fa è sempre dietro langolo».
Lobiettivo da raggiungere è quello di «godere dellodore e del suono del mare e non di quello dello smog o del traffico», spiega Viola. «Vogliamo che le persone possano riappropriarsi del luogo per viverlo in modo naturale. Siamo convinti che sarebbe meglio se fosse a disposizione di pedoni, ciclisti e pattinatori», concorda Danilo Pulvirenti presidente di Rifiuti zero Sicilia e cicloattivista. «Andare a piedi o in bici, inoltre aggiunge Pulvirenti favorisce il commercio a differenza di quanto si possa pensare e la dimostrazione è il Centro contemporaneo dove gli affari vanno decisamente meglio nei giorni di chiusura al traffico».
In merito alla situazione di pericolosità del tratto, inoltre, date le molteplici e profonde caverne che si sono create nella scogliera, leliminazione almeno parziale del traffico veicolare, favorirebbe labbattimento del grado di rischio crollo. «Le persone pesano molto meno di auto o camion, sarebbe di sicuro giovamento», prosegue ancora Mirko Viola. Non sarebbe il primo caso, quello del lungomare liberato di Catania. I promotori, infatti, si rifanno a ciò che è già avvenuto a Napoli, seppure con le dovute differenze. «Il nostro lungomare funge da circonvallazione, ma secondo alcuni studi urbanistici è possibile spostare il traffico sul viale Alcide De Gasperi e sgomberare la zona più vicino al mare», conclude Viola.
[Foto di Alessio Marchetti]