L'annuale bilancio del comparto della polizia postale etnea mostra un sensibile aumento dei reati informatici più svariati: dalle truffe alla clonazione di carte di credito. Ma anche - purtroppo - distribuzione di materiale pedopornografico. «Il male ancora vince - riconosce il dirigente Marcello La Bella - Internet è un mondo complesso»
Polizia postale, il bilancio del 2012 Aumentano pedopornografia e stalking
Pedopornografia online, furti d’identità, frodi. Ma anche stalking, apologia di reati e scontri tra tifoserie. Il bilancio 2012 dell’attività della polizia postale è estremamente ricco. «C’è stata una maggiore presenza nell’attività di repressione che in alcuni casi si è duplicata – spiega il dirigente Marcello La Bella – a fronte di un costante numero di denunce e segnalazioni». A fianco dell’attività specifica del comparto, è aumentata la collaborazione con le procure distrettuali di Catania e Messina per il supporto alle indagini su Cosa nostra.
Rispetto all’anno scorso, sono aumentate in maniera sensibile le persone arrestate nella provincia di Catania per pedopornografia (passate dalle tre del 2011 alle 18 di quest’anno), quelle denunciate (da 74 a 146) e le segnalazioni (da 1059 a 2410). In totale è stato sequestrato un numero consistente di gigabyte: 3.306.793. Aumenta anche il numero di denunce per molestie, diffamazione o stalking: 322 le denunce del 2012 a fronte di 79 dell’anno passato. Due gli arresti, 651 le persone denunciate.
Due i successi maggiori conseguiti dal compartimento etneo, dal quale dipendono anche gli uffici di Messina, Siracusa e Ragusa. Grazie all’operazione internazionale Strike è stato smantellato un sito tedesco che aveva realizzato oltre 44mila accessi in due mesi. La piattaforma permetteva la visione e lo scambio di milioni di filmati pedopornografici. In collaborazione con la polizia tedesca, sono stati indagati in centonove e arrestati otto solo in Italia. Su un altro fronte, quello della violazione del diritto d’autore, gli inquirenti etnei hanno denunciato 177 persone tra utilizzatori e gestori di server pirata che permettevano di attuare il cosiddetto card sharing, una tecnica per la condivisione degli abbonamenti tv criptati tra molti utenti. Operazioni importanti, ma che sembrano gocce nel mare. «Il male ancora vince – riconosce La Bella – Internet è un mondo complesso, spesso coinvolge soggetti che si trovano anche fuori dai confini nazionali».
E’ in quei grandi buchi neri che truffatori, pedofili, stalker e ladri di identità virtuali si annidano. Per contrastare il pericolo alla base, è essenziale l’attività di educazione. Ma non solo per i più piccoli. «Quello che vogliamo attuare per il prossimo anno è un maggiore coinvolgimento degli internauti e una maggiore presenza nelle scuole». Tra il progetto Colombo. Alla scoperta della Rete (giunto alla sua seconda edizione) e le iniziative come lincontro Safer internet day 2012 sono stati coinvolti oltre 12mila studenti catanesi. L’impegno nella difesa dei minori è dunque massima, ma anche i più grandi hanno bisogno di qualche guida in più per non cadere soprattutto dalle truffe online. «Abbiamo fatto tantissimo – afferma il dirigente della Polizia – ma non vogliamo fermarci».
In positivo i numeri di computer crime (accessi abusivi a sistemi informatici e furti d’identità): sono 917 le denunce giunte nel 2012. Nel 2011 erano state 294, con un aumento già del 40 per cento sull’anno precedente. Impegnativo anche il fronte dei reati che riguardano le carte di credito. 789 denunce pervenute, un arresto e undici spazi virtuali monitorati. Sono state elevate sanzioni per oltre 17mila euro per violazione dei diritti d’autore e 65 persone denunciate. Altre 245 querele sono giunte per truffe di vario genere, con un arresto e 114 persone denunciate. In fermento il settore della telefonia: 153 denunce, nove persone denunciate. L’unico dato in calo è quello relativo ai siti di tifoserie e movimenti monitorati: dai 707 del 2011 si è passati agli attuali 501.
[Foto di USAG Vicenza]