I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Modica hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di origini nissene per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale. La vicenda era iniziata nel corso della mattinata a Modica Alta, dove nei pressi di un esercizio commerciale l’uomo, sottoposto a libertà vigilata e ospite di una […]
Modica, 46enne schiaffeggia vigile urbano
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Modica hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di origini nissene per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale. La vicenda era iniziata nel corso della mattinata a Modica Alta, dove nei pressi di un esercizio commerciale l’uomo, sottoposto a libertà vigilata e ospite di una comunità di Modica, aveva avvicinato una pattuglia della polizia locale per inveire nei loro confronti, poiché quell’ente aveva elevato alcuni giorni prima una contravvenzione, a dire dell’uomo scorrettamente ad alcuni suoi parenti.
L’uomo non si era limitato a minacciare gli agenti ma aveva anche sferrato uno schiaffo ad un operatore della polizia locale. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile intervenuti tempestivamente in supporto dei colleghi hanno bloccato l’uomo e aiutato il personale della polizia locale nell’identificazione. Al termine delle operazioni, l’agente ha dovuto ricorrere alle cure del caso presso l’ospedale Maggiore, e l’uomo, Antonino Puzzo, pluripregiudicato di 46 anni, è stato arrestato dai Carabinieri e sottoposto ai domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria iblea.
Nel pomeriggio, l’uomo si è allontanato arbitrariamente dalla comunità ove doveva scontare gli arresti in attesa di giudizio ed è scattata immediatamente la ricerca con le numerose pattuglie dei carabinieri impegnata 24 ore al giorno nel controllo del territorio. La pattuglia della Stazione di Modica ha intercettato l’uomo nei pressi di via Risorgimento e lo hanno bloccato. Al termine delle formalità, lo stesso è stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliari ed è stato posto a disposizione del pubblico ministero di turno della procura di Ragusa, dottor Fornasier, che ne ha disposto la traduzione ai domiciliari in attesa di giudizio.
L’operazione ha reso concreata la collaborazione tra le due forze di polizia ed ha mostrato la tangibile presenza dell’ Arma dei Carabinieri sul territorio modicano, ove ogni giorno vengono proiettati molteplici servizi di prevenzione e controllo del territorio.
(Fonte: Comando provinciale dei carabinieri di Ragusa)