Oggi pomeriggio, dalle 15:30, la puntata di Sette giorni in città il programma di Ctzen in onda sulle frequenze di Radio Lab sarà dedicata alla studentessa colpita per errore lo scorso anno in piazza Dante e da allora paralizzata dal collo in giù. Vi racconteremo la mattina del primo luglio, le reazioni dei colleghi e dei suoi cari, liniziale abbandono delle istituzioni. Ma anche i progetti per il futuro di Laura. Seguite la diretta cliccando sull' articolo
In onda per Laura Salafia In diretta con le vostre domande
«Una città che amavo e che amo ancora». Sono le parole di Laura Salafia, proprio nel giorno in cui Catania le dedica una festa all’interno dell’unità spinale dell’ospedale Cannizzaro, dove è in cura dal 5 dicembre. La stessa città che l’ha accolta da studentessa e dove il primo di luglio di un anno e mezzo fa ha rischiato di morire, con un colpo di pistola che l’ha raggiunta per errore. La nostra redazione vuole portarle gli auguri di quanti vogliono manifestarle il proprio affetto dedicando a Laura la puntata di oggi di Sette giorni in città, la rassegna stampa settimanale curata da Ctzen su Radio Lab.
Laura dal 5 dicembre scorso è ricoverata nellunità spinale dellospedale Cannizzaro di Catania. Il suo percorso riabilitativo era iniziato in un centro allavanguardia a Imola. Ripercorreremo assieme la lunghissima mattina in cui Andrea Rizzotti ha sparato per futili motivi vari colpi di pistola contro un pregiudicato Maurizio Gravino, rimasto ferito, ma senza conseguenze che a suo dire lo insultava. Parleremo delle reazioni dei colleghi e dei suoi cari, ma anche dellassenza delle istituzioni. Dopo le iniziali promesse, infatti, per lungo tempo la ragazza di Sortino e la sua famiglia sono rimasti praticamente da soli. Al processo per il suo ferimento, né il comune di Catania ex datore di lavoro di Rizzotti né lAteneo catanese si sono costituiti parte civile.
In questo momento, però, sembra che le istituzioni abbiano concentrato le proprie attenzioni su Laura: la Regione ha messo a disposizione il volo attrezzato per permettere lo spostamento della ragazza dal centro romagnolo, il comune le ha dedicato gli eventi del periodo natalizio e lAteneo ha contribuito con un generoso versamento nella sottoscrizione in suo favore.
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