Nonostante sia stato sequestrato per abusivismo e non per questioni legate alla criminalità organizzata, il villaggio della legalità intitolato al penalista catanese è la struttura confiscata che, nel Lazio, ha subito più intimidazioni. «La gente del paese non ne ha accettato la confisca», spiega Fabrizio Marras, referente locale dell'associazione antimafia. «Le altre volte, i danni causati erano clamorosi ma non gravi: stavolta la devastazione è stata sistematica e le riparazioni saranno costosissime»