Il giovane è stato convocato dai magistrati etnei e dalla polizia per essere interrogato. Dopo un lungo confronto, il ventenne ha ammesso di aver colpito l'ispettore dei vigili urbani Luigi Licari, senza però usare un casco. Si ipotizza il reato di tentato omicidio
Vigile picchiato in via del Rotolo, confessa un 20enne Racconto ai magistrati: «L’ho colpito con una manata»
Un ventenne, di cui al momento non si conoscono nome e cognome, ha ammesso di essere l’autore materiale dell’aggressione all’ispettore della polizia municipale Luigi Licari. L’agente, il 2 settembre scorso, è stato ferito gravemente mentre prestava servizio in via del Rotolo, nei pressi del lungomare di Catania a ridosso del quartiere Picanello. L’autore del pestaggio, che avrebbe colpito la vittima alla testa con un casco, secondo le prime ricostruzione avrebbe agito assieme ad un vero e proprio branco composto, a detta di alcune indiscrezioni, anche da ragazze. L’accusa è quella di tentato omicidio.
Il giovane, davanti ai magistrati, alla presenza dei suoi legali di fiducia, ha ammesso di avere colpito con una manata l’ispettore che gli aveva vietato di passare con lo scooter in una strada momentaneamente chiusa al traffico. Lo riporta l’agenzia Ansa. La reazione avrebbe fatto seguito ad un alterco con l’ispettore Licari. Dopo un primo confronto, il ventenne era tornato indietro e la discussione sarebbe, secondo la sua ricostruzione, degenerata in lite. Il giovane si è mostrato pentito agli inquirenti, raccontando di non essersi accorto che l’uomo era finito a terra data presenza di gran folla. Il fermo dovrà essere adesso convalidato dal Gip dopo l’interrogatorio di garanzia.
A coordinare le indagine è il procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro, insieme al procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e al sostituto procuratore Santo Di Stefano. Licari, che al momento si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania. In ospedale è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico a causa di un ematoma cerebrale. Dopo il fatto i colleghi della vittima si sono riuniti in un sit-in di solidarietà nel cortile del comando dei vigili urbani di piazza Spedini. Lamentando le precarie condizioni in cui sono costretti a lavorare.