Pur essendo inseriti in una posizione utile per l'assunzione, dal 2008 hanno lavorato solo con contratti a termine. Per questo motivo la sezione Lavoro ha stabilito che esistono i requisiti per valutare la domanda di risarcimento dei lavoratori. Soddisfatta del risultato l'avvocatessa Nadia Spallitta
Accolto il ricorso di 150 precari della scuola «Ripristinata condizione di giustizia e legalità»
Il Tribunale di Palermo sezione Lavoro ha accolto il ricorso presentato da circa 150 lavoratori, precari di lunga durata della scuola costituiti da personale assistente tecnico e amministrativo. Tutti quanti, pur essendo inseriti in posizione utile al fine dell’assunzione nelle graduatorie provinciali almeno dal 2008, per anni hanno comunque lavorato solo con contratti a termine. Precari pur avendo i titoli per avere un’assunzione certa, lamentano di aver ingiustamente vissuto le incertezze del precariato e l’ansia annuale del rinnovo dell’incarico.
«Sono soddisfatta del risultato che abbiamo ottenuto con questa azione da me proposta – dichiara l’avvocatessa Nadia Spallitta – che indubbiamente ripristina una condizione di giustizia e di legalità, riconoscendo il diritto all’assunzione a tempo indeterminato nei ruoli del Ministero dell’Istruzione, con decorrenza dal 2008, con ricostruzione giuridica ed economica della carriera. In un momento di grave crisi, caratterizzato da uno dei più alti tassi di disoccupazione a Palermo – continua il legale – non posso che rallegrarmi del fatto che centinaia di famiglie, da me assistite, da questo momento potranno guardare con serenità al loro futuro, con prospettive e qualità di vita migliori.Ritengo che siano anche importanti le decisioni del Tribunale di Palermo, unico in tutta Italia, che in un modo per certi aspetti innovativo, nell’accogliere i ricorsi, ha applicato una norma di settore posta a garanzia del diritto al lavoro».