L'Osservatorio di UnipolSai ha pubblicato il report annuale sugli stili al volante degli italiani, che hanno montato a bordo delle proprio automobili la scatola nera. Diverse le curiosità che riguardano le province siciliane. A Catania si esce di più di notte, a Palermo meno chilometri percorsi in un anno
Siciliani alla guida: nottambuli e lenti Nell’Isola molte auto ma poco usate
Ai siciliani piace farlo con calma e possibilmente di notte. Parliamo delle abitudini al volante. Il dato, riferito al 2014, proviene dall’Osservatorio UnipolSai, che annualmente analizza i comportamenti alla guida degli italiani. Le statistiche, che sono state tratte da un campione di oltre 2,3 milioni di automobilisti che hanno installato la scatola nera sulla propria autovettura, mettono in risalto aspetti su cui solitamente non ci sofferma.
Così, per esempio, la Sicilia risulta essere la regione italiana, dopo la Campania, con la velocità media più bassa: i siciliani, infatti, si mantengono sui 26,1 chilometri orari, rallentando rispetto al 2013 quando l’andatura media superava i 28. Se la velocità scende, quel che invece aumenta è il tempo trascorso all’interno degli abitacoli: quotidianamente, ogni siciliano trascorre poco meno di un’ora e mezza alla guida, con un incremento rispetto a due anni fa di sette minuti. Un altro dato interessante riguarda il periodo della giornata in cui si guida. Dai dati in possesso di UnipolSai, infatti, emerge che la Sicilia è la terra in cui si guida più tempo durante la notte – effetto movida? -, affermandosi come unica ragione italiana con una percentuale di guida al calar del sole superiore al 5 per cento. Seguono altre regioni del Sud: Puglia, Lazio e Campania. In fondo alla classifica Valle d’Aosta, Trentino e Friuli.
Le curiosità non mancano neanche fra le diverse province siciliane. Se per la vita notturna a guidare la classifica è Catania (5,34 per cento) – seguita da Trapani (5,28 per cento) e Ragusa (5,20 per cento) -, per quanto riguarda le distanze coperte, Siracusa (11.798 chilometri) e Ragusa (11.638) sono i capoluoghi dove si viaggia di più nell’arco dell’anno, mentre Palermo quello dove ci si sposta di meno (10.369). Chi invece preferisce maggiormente lasciare l’auto in garage durante la sera sono gli ennesi (4,56 per cento). Parlando di velocità, i siracusani sono quelli che più stanno con il piede sull’acceleratore (28,7 chilometri orari di media), seguiti dai ragusani (27,3 per cento) e messinesi (26,5 per cento). I più tranquilli, i trapanesi con una velocità media nel 2014 appena sopra ai 24 chilometri orari.
Il dato che forse risulta più interessante è però quello riguardante il numero dei giorni in cui, ogni anno, optiamo per il trasporto privato: in Sicilia, l’auto viene utilizzata per 285 giorni l’anno con una percorrenza media di 39 chilometri, rispetto a una media nazionale di 288 giorni e una percorrenza media di 44 chilometri giornalieri. Cifre, queste, che si scontrano con quelle in passato diffuse dall’Aci in merito alla presenza di automobili nelle città italiane, dove a occupare il primo posto della classifica è stata proprio la città di Catania. Tante macchine poco utilizzate: colpa della crisi o, più semplicemente, del traffico?