Ragusa, chiuse indagini sull’omicidio di Maria Zarba L’ex marito è accusato di omicidio doloso aggravato

Si sono chiuse dopo meno di cinquanta giorni le indagini sull’omicidio di Maria Zarba, la donna trovata cadavere all’interno della propria abitazione a Ragusa, la sera dell’11 ottobre. A essere accusato del delitto è Giuseppe Panascia, 73enne ex marito della vittima. L’uomo era stato fermato poco dopo, nei dintorni dell’abitazione della madre, dove da un anno andava a dormire in seguito alla separazione legale con la moglie. 

Portato in questura, Panascia aveva dichiarato di non sapere nulla di quanto fosse accaduto e di avere lasciato la donna in vita quando, poche ore prima, era passato dalla sua abitazione. La versione del 73enne – ex tecnico di laboratorio di un istituto scolastico cittadino – però da subito non ha convinto gli investigatori. Dubbi che, con il passare dei giorni e degli esami effettuati dalla scientifica sull’auto e sugli indumenti indossati da Panascia, si sono sempre più rafforzati. Macchie di sangue della vittima sono state trovate sui suoi vestiti, nelle maglie dell’orologio e anche nella sua macchina. L’uomo aveva dichiarato agli investigatori che le macchie fossero di cous cous, il suo piatto preferito e che si era sporcato mentre cucinava nei giorni precedenti.

A trovare il corpo senza vita della donna era stato il nipote, nella cucina dell’abitazione in cui viveva con la nonna. Il giovane, consapevole del cattivo rapporto che intercorreva tra i due dopo la separazione legale avvenuta un anno prima, aveva indicato sin da subito il 73enne come responsabile. Adesso l’uomo è indagato per omicidio doloso, aggravato dal fatto di averlo commesso ai danni della moglie dalla quale era legalmente separato. Gli investigatori hanno subito constatato l’efferatezza dell’assassino: «l’accanimento sulla vittima era evidente a occhio nudo» ed è stato poi attestato con l’ispezione cadaverica da parte del medico legale Giuseppe Iuvara. L’arma del delitto (un oggetto contundente) non è ancora stata ritrovata.

Oltre alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno accertato la presenza di Panascia in casa nei minuti in cui è stato compiuto il delitto, gli agenti della squadra mobile di Ragusa hanno acquisito le testimonianze di parenti, amici e vicini di casa. Da queste è emerso che qualche giorno prima di essere uccisa la donna avrebbe chiesto al marito di non entrare più in casa, come era solito fare anche dopo la separazione, e di pagare le quote mensili concordate. Litigi all’ordine del giorno che la donna raccontava telefonicamente anche i figli che vivono lontano per motivi di lavoro.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Panascia quel pomeriggio dopo l’ennesima discussione avrebbe colpito la donna probabilmente mentre era di spalle seduta in cucina a guardare la televisione. Dopo i numerosi colpi inferti alla vittima che avrebbe tentato di difendersi, l’uomo si è cambiato gli abiti sporcandosi comunque di sangue i pantaloni, la camicia e il maglione


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]