Il piano, che regola l'uso della costa, va approvato da palazzo degli Elefanti. Il movimento 5 stelle chiede modifiche. «Se le nostre proposte saranno rigettate sarà solo per motivazioni politiche», dice la deputata grillina Gianina Ciancio. L'assessore comunale all'Urbanistica replica: «Alcuni aspetti di competenza regionale»
Playa, il M5s contro i divieti e il cemento Di Salvo: «Alcune richieste irrealizzabili»
Decementificazione del litorale, diritti del bagnante in bella mostra di fronte ai lidi, possibilità di sostare sulla battigia, eliminazione delle barriere. Sono le modifiche che il Movimento 5 stelle chiede al Comune di Catania riguardo al Piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm). Il progetto – che regolamenta l’uso della costa, sia per finalità pubbliche sia per l’esercizio di attività private – era atteso già nel 2002 ma non è ancora stato approvato. «Sono modifiche importantissime», dice a MeridioNews la deputata grillina Gianina Ciancio. «Ma non tutte sono possibili», replica l’assessore comunale all’Urbanistica Salvo Di Salvo.
Il fronte demaniale marittimo che ricade nelle competenza del Comune di Catania, e che è inserito nel Pdum, va dal confine con Aci Castello fino a poco prima della provincia di Siracusa. Un’estensione di circa 19,6 chilometri. «Le nostre proposte vogliono liberare il litorale dal muro visivo e psicologico dato dalle troppe strutture in cemento e da alcune norme che limitano l’utilizzo delle spiagge ai bagnanti», commenta Ciancio. Problemi che riguarderebbero, tra tutte le aree, in particolare quelle della Playa. «Una zona che è sempre stata molto sacrificata – spiega Angela Foti, altra catanese deputata regionale M5s – Poco spazio per la balneazione libera, tanta congestione di traffico, abbandono da parte del Comune di ampi tratti di costa».
L’approvazione del Pudm deve passare dal Comune, e poi essere approvato dalla Regione . «Potrebbe essere una grande opportunità migliorativa per il Catanese», prosegue Ciancio. Le richieste dei grillini arrivano pochi giorni dopo un incontro con l’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Urbanistica Salvo Di Salvo. «Ogni nostra proposta è sostenuta da studi tecnici approfonditi – continua Foti – Se non saranno accolte, la scelta sarà basata solo su ragioni politiche». Alcune delle modifiche proposte sono state basate su certi fatti di cronaca, accaduti in estate, riguardo a richieste di pagamento illegittime e divieto di ingresso agli animali. In particolare, il M5s insiste sulla possibilità di consentire ai bagnanti non solo l’accesso, ma pure la sosta nella fascia che va dai cinque ai dieci metri della battigia.
«Consentire la sosta è impossibile – afferma Di Salvo – Per decreto legislativo quella fascia deve essere mantenuta sgombra per casi di emergenza». Nel merito delle decementificazioni, invece, replica: «Sono attività di competenza della regione siciliana, non abbiamo nulla in contrario». La Regione ha dato in concessione al Comune le aree delle tre spiagge libere, alcune delle quali presentano ancora delle strutture in cemento. Mentre andrebbero sostituite con apparati amovibili. «Non ci risulta più alcun fabbricato in cemento – replica l’assessore – Sono stati tutti abbattuti».