Il governatore annuncia una visita nel centro messo in ginocchio dal maltempo. «Non andrò per fare chiacchiere ma per presentare concretamente un pacchetto di interventi che dovranno risolvere il problema», dichiara. Poi un riferimento all'abuso del territorio che negli anni avrebbe portato al dissesto idrogeologico
Licata, Regione prepara lo stato d’emergenza Crocetta: «Trenta milioni per le infrastrutture»
Stato di emergenza e 30 milioni di euro per interventi infrastrutturali. La promessa agli abitanti di Licata arriva dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, che stamattina ha commentato i danni seguiti al maltempo che ha colpito la città agrigentina. «Il governo regionale vuole manifestare vicinanza alla città di Licata, già devastata. In giunta approveremo la dichiarazione dello stato di emergenza, e nella stessa giornata presenteremo un emendamento alla manovra di assestamento con cui stanzieremo 30 milioni di euro di fondi Pac, già destinati al dissesto», dichiara il governatore.
Per Crocetta, la misura è fondamentale per consentire a «questa città di uscire da uno stato emergenziale continuo che stato causato in qualche modo da un abuso del territorio». Il presidente della Regione ha poi annunciato che farà visita ai luoghi colpiti. «Ho sentito sia il sindaco che il direttore della protezione civile e andrò a Licata non per fare chiacchiere ma per presentare concretamente un pacchetto di interventi che dovranno risolvere il problema infrastrutturale», conclude.
Proprio con il primo cittadino licatese, Angelo Cambiano, Crocetta negli scorsi mesi ha avuto più di uno scontro. Al centro della diatriba, gli immobili abusivi da abbattere. Operazione che, a detta di Cambiano, il Comune avrebbe portato avanti senza il dovuto sostegno della Regione. Per questo il sindaco, che è stato oggetto anche di pesante intimidazioni, si era detto pronto a dimettersi.
Intanto, in queste ore vanno avanti le operazioni dei volontari che, sfruttando anche la giornata senza pioggia, stanno continuando a spalare il fango. Sia nella città che nelle zone limitrofe e di campagna.