Sono passate due settimane da quanto gli operai di Sidra hanno chiuso l'acqua «per un allaccio abusivo». Dal 2015 quell'immobile abbandonato è diventato la casa di trenta persone. «Come si può vivere così con oltre 40 gradi?», si chiedono da Asia Usb
La palazzina occupata di via Calatabiano senza acqua «Ci sono pure minori e disabili. Intervenga la prefetta»
Le cinque famiglie in emergenza abitativa che da anni occupano la palazzina al civico 49 di via Calatabiano a Catania sono senza acqua dal 14 giugno. Sono già passate due settimane da quanto davanti all’edificio, abbandonato da Unicredit e dal 2015 diventato la casa di trenta persone, sono arrivati gli operai della Sidra e hanno chiuso l’acqua. «Si è trattato del distacco di un allaccio non autorizzato che ha posto fine al reato di furto d’acqua», hanno fatto sapere con una nota dalla società partecipata del Comune che gestisce il servizio idrico in città. A lanciare l’allarme e a scendere in strada per protestare insieme agli abitanti erano stati gli attivisti del comitato Reddito-casa-lavoro che, subito dopo il distacco dell’acqua ha indetto un presidio in prefettura.
A tornare sulla questione adesso è l’associazione inquilini e abitanti dell’Usb. «In occasione di quell’incontro, la prefettura aveva preso l’impegno di intervenire – ricordano da Asia – ma, finora, nonostante le temperature che spesso superano i 40 gradi, alle famiglie di via Calatabiano non è giunta alcuna notizia dalla prefettura». E così, trenta persone – fra cui anche minori e disabili – sono rimasti ancora senza acqua. «Per questo, chiediamo alla prefetta – concludono dall’associazione – che cosa deve accadere in quella palazzina per un suo intervento?».