Appena 56 giorni separano Alice Mangione dal sogno a cinque cerchi. La quattrocentista di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, ha abbandonato definitivamente l’etichetta di promessa dell’atletica leggera, diventando una delle punte di diamante dell’intero movimento. Dopo il titolo italiano del 2018 all’aperto a marzo scorso è arrivato l’incredibile record nazionale ai campionati europei al coperto in Polonia nella staffetta 4×400. Solo un antipasto. Perché Mangione a maggio, sempre in Polonia, si è laureata campionessa del mondo nella staffetta 4×400 mista. Oggi la quattrocentista, portacolori del gruppo sportivo Esercito, tornerà per la terza volta in Polonia, a Chorzow, per correre con la nazionale italiana quella che un tempo era la Coppa Europa. L’obiettivo, da qui a giugno, è ottenere il pass olimpico anche per la gara individuale.
«Avere corso questa nuova staffetta mista con uomini e donne è bello anche perché si spezza quella abitudine di vedere una competizione tra atleti dello stesso sesso», spiega Mangione a MeridioNews. La vittoria della medaglia d’oro mondiale non è stato solo un successo sportivo ma anche «per la parità di genere». «A una donna tutti dicono che è impossibile gareggiare con un ragazzo, che è vero; ma ricordo anche la prestazione a Yokohama di Raphaela Lukudo che si ritrovò a gareggiare con due frazionisti uomini che la ripresero soltanto negli ultimi metri». Mangione nella sua frazione – era la terza staffettista – si è distinta per il grande distacco sulle avversarie confermando quelle che erano le previsioni della vigilia e staccando il pass per le Olimpiadi di Tokyo.
Adesso per lei, che è allenata da Marta Oliva da quando si è trasferita a Roma, ci sarà il banco di prova della coppa Europa. «Sono stata convocata sia nei 400 che nella staffetta 4×400 – spiega – sono contenta di avere la possibilità di affrontare la gara individuale perché sarà un giro di pista di alto livello con le otto più forti in Europa, una per ogni nazione». Qualche settimana fa Mangione aveva corso al meeting internazionale di Savona, concludendo al terzo posto dietro a una velocissima Marileidy Paulino. «Lei è andata via subito mentre in questa gara dovrei trovare qualche atleta che corre sui 51 secondi. Spero di fare una buona prova perché mi sto allenando bene».
Per ottenere il pass per la gara singola a Tokyo bisogna correre i 400 in 51″35, Mangione ha un primato di 52″54 fatto proprio al meeting di Savona. «Si tratta di un secondo e due decimi in meno, non è poco però ancora è tutto da vedere anche in base alle prossime gare – conclude – C’è tempo fino a fine giugno e io devo dire che sinceramente ci credo». L’appuntamento è per oggi pomeriggio a partire dalle 18.10, con diretta su Rai Sport (canale 58), e domani, domenica 30 maggio, alle 15.53.
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