La Cassazione non ha condiviso la tesi della procura di Caltanissetta che, dopo la scarcerazione decisa dal Riesame, aveva fatto ricorso. L'avvocato Carlo Taormina attacca: «Fuori da Caltanissetta il teorema dell'accusa viene smontato»
Sistema Montante, l’imprenditore resterà ai domiciliari Rigettata richiesta d’inasprimento della misura cautelare
Antonello Montante non dovrà tornare in carcere. A deciderlo è stata la Cassazione, che ha rigettato il ricorso della procura di Caltanissetta che aveva chiesto il ripristino della misura cautelare più grave, dopo che il tribunale del Riesame aveva disposto i domiciliari per via delle condizioni di salute dell’indagato.
«Va dato atto che il sistema Montante appena esce dalle secche della magistratura territoriale nissena- dichiara Carlo Taormina, uno dei legali di Montante – risulta smontato dalla Corte di legittimità sia nel merito che in ambito cautelare». Il legale sfrutta l’occasione per rilanciare la sfida ai giudici: «Che abbia ragione Montante e torto Luciani e Luparello?». Montante in primo grado è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione di notizie riservate.