L’autostrada Catania-Ragusa, ministero verso la bocciatura Privato e pedaggio non convincono. Regione: «Facciamo soli»

Sull’autostrada Catania-Ragusa adesso si rischia davvero di fermare tutto. Quelli che finora sono stati dubbi, titubanze, richieste di aggiustamenti, valutazioni da parte del ministero dell’Economia e di quello dei Trasporti adesso sarebbero diventati una vera e propria bocciatura. A comunicarlo è stato ieri il ragioniere generale dello Stato all’assessore regionale Marco Falcone. Come anticipato oggi da La Sicilia, il project financing da 800 milioni di euro presentato dal società Scarl di Vito Bonsignore (ma da realizzare per metà con fondi pubblici) non s’ha da fare. Non convince i tecnici del ministero dell’Economia che hanno studiato il dossier e non convince neanche l’advisor internazionale incaricato dallo stesso ministero di valutare l’affidabilità bancaria del privato. Lo stop è stato anticipato informalmente e dovrebbe diventare ufficiale nelle prossime settimane, anche se la ministra del Sud Barbara Lezzi oggi pomeriggio si è affrettata a ribadire che «il governo è più che convinto sulla necessità di portare avanti il progetto, tanto che la questione sarà all’ordine del giorno del Cipe che si terrà sicuramente agli inizi del mese di aprile». Sì, ma come? Con quale progetto? E con quali soggetti coinvolti?

Era stata la stessa Lezzi, due mesi fa, a dare per fatta la risoluzione di tutti i problemi. Oggi ribadisce che «l’esecutivo si è impegnato a dirimere tutti i nodi di carattere finanziario per non far gravare i costi dell’opera sui cittadini che la percorreranno, al fine di realizzare una infrastruttura fondamentale per la sicurezza delle persone e per assecondare la crescita economico-imprenditoriale della Sicilia sud-orientale». Solo che i nodi di carattere finanziario nel progetto della Scarl sembrerebbero ormai difficilmente risolvibili: troppo alto il pedaggio (12 centesimi al chilometro per poter far rientrare il privato dai costi di realizzazione significherebbe 12-14 euro solo andata); troppe perplessità si concentrerebbero sull’affidabilità bancaria del principale socio di Scarl Vito Bonsignore – 75enne cugino del potente ex senatore Pino Firrarello, con una vita divisa tra gli interessi da imprenditore nelle grandi opere e la politica – che col ministero ha peraltro un contenzioso aperto su un’altra mega infrastruttura: l’autostrada Orte-Mestre, di cui si era aggiudicato la progettazione ma che non ha mai visto la luce. 

E di criticità ieri se n’è aggiunta un’altra. «Il ministero – spiega l’assessore Falcone a MeridioNews – teme di esporsi a infrazioni e sanzioni da parte dell’Europa perché il progetto prevede di trasformare la Statale in autostrada a pagamento, senza lasciare dunque una vera strada alternativa per l’utente». La Regione ha messo sul piatto due possibili soluzioni per non fare naufragare l’opera. La prima è l’ingresso del Consorzio autostrade siciliane nella Scarl col 40 per cento delle quote, per garantire maggiore affidabilità, ma anche questa ipotesi non convince il ministero dell’Economia secondo cui il pedaggio rimarrebbe comunque troppo alto. «La seconda opzione – spiega Falcone – è che ci cedono il progetto che pagheremmo con i fondi Sviluppo e Coesione. Servirebbe però una valutazione dell’Avvocatura dello Stato o del consiglio superiore dei lavori pubblici. La Regione a quel punto realizzerebbe l’opera da sola, riprogrammando le risorse europee». Domande a cui il governo nazionale dovrà dare risposte nelle prossime settimane. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]