Si è conclusa l'operazione "Nettuno", disposta dalla Direzione marittima di Palermo. Passati al setaccio locali tipici, osterie, trattorie, punti di ristoro turistici, agriturismo, hotel e stabilimenti balneari. Ben 318 i controlli eseguiti, che hanno fatto emergere diverse irregolarità
Ai clienti pesce scaduto da un mese Raffica di sequestri e multe in ristoranti
C’era chi spacciava ai clienti per fresco pesce surgelato e chi serviva a tavola prodotti ittici scaduti da un mese. Si è conclusa l’operazione “Nettuno”, disposta dalla Direzione marittima di Palermo. I nuclei ispettivi della Guardia costiera del capoluogo, di Trapani, Mazara del Vallo, Porto Empedocle e Gela hanno passato al setaccio ristoranti, locali tipici, osterie, trattorie, punti di ristoro turistici, locali etnici, agriturismo, hotel con ristorazione, stabilimenti balneari e locali estivi. Ben 318 i controlli eseguiti, che hanno fatto emergere diverse irregolarità.
Complessivamente sono stati sequestrati 273 chili di pesce e sono state emesse 50 sanzioni per un valore complessivo di 73.030 euro. Per sei titolari di locali è scattata anche la denuncia per violazioni penali in materia di frode in commercio nella ristorazione e somministrazione di prodotto in cattivo stato di conservazione. In particolare, in tre ristoranti del centro di Palermo è stato trovato pesce scaduto da oltre un mese. A ciascun ristoratore è stato elevato un verbale da 3166 euro oltre che al sequestro della merce, avviata alla successiva distruzione.
A Monreale e San Martino delle Scale quattro ristoranti non sono risultati in regola con le norme sulla rintracciabilità dei prodotti ittici. Nel trapanese su 28 ristoranti controllati ben 21 non sono risultati in regola. Infine, 37 dei verbali elevati riguardano violazioni inerenti la mancata tracciabilità del prodotto ittico.