Risalgono al 9 luglio le parole del membro di maggioranza che, con un intervento in dialetto rilancia la richiesta di una carta di riconoscimento per i consiglieri comunali. Il sindaco:« Non sono d’accordo, ma lo rispetto». Dall'opposizione invece parlano di privilegio superfluo
Aci Castello, «Vogghiu ‘u tesserinu così mi riconoscono» La richiesta del consigliere leghista diventa virale sui social
«Iu vogghiu ‘u tesserinu. Ai vigili urbani nuovi comu ciu dimostru ca sugnu consigghieri comunali? Avendo il tesserino, c’ju m’picu ‘nda facci all’impiegato. Se non avrò il tesserino, ti diffiderò». Con queste parole il consigliere comunale di Aci Castello Santo Grasso, lo scorso 9 luglio, si è rivolto al presidente del Consiglio Venerando Cacciola. L’intervento di Grasso, dai toni coloriti e in dialetto, faceva riferimento alla richiesta del tesserino di riconoscimento che sarebbe utile a tutti ai consiglieri comunali a farsi riconoscere. Nel frattempo il video è finito in rete, scatenando ironia e indignazione.
«Secondo me è corretto che un amministratore abbia il tesserino – prova a spiegare Grasso a MeridioNews – Già da tempo abbiamo inviato le foto al presidente del Consiglio, ma ancora niente. Io voglio dimostrare che sono consigliere, perché sia negli uffici che tra i consiglieri ci sono persone nuove». Grasso, consigliere comunale dagli anni Ottanta – passato dalla Democrazia Cristiana all’Mpa, per poi approdare all’Udc e alla candidatura con delle liste civiche – è da poco passato alla Lega di Salvini. Nella scorsa sindacatura ha appoggiato Filippo Drago, oggi fa parte della maggioranza a sostegno di Carmelo Scandurra.
«In passato è successo che un consigliere comunale abbia avuto il tesserino – continua – Può essere che non ho un linguaggio da diplomatico, ho sempre parlato così, ho la terza media. Ho sempre detto quello che pensavo e in qualsiasi modo, anche quando sostenevo il l’ex sindaco Filippo Drago, che ha pubblicato il video che mi ritraeva. Rimane la mia fiducia nei confronti del sindaco e del presidente del Consiglio».
Di parere diverso è Ezia Carbone, consigliera di opposizione, candidata sindaca sconfitta alle scorse elezioni da Carmelo Scandurra. «Sin dall’inizio, quando sono stata contattata dalla segretaria comunale, non ho mai appoggiato questa proposta del tesserino – afferma a MeridioNews – Ad Aci Castello non siamo una comunità grandissima, ci conosciamo tutti. Questa del tesserino può essere considerata una forma di privilegio, che io non intendo avere. Non è da un giorno che facciamo i consiglieri comunali, quindi questa iniziativa non ha nessun valore».
Il dibattito che è venuto fuori dall’intervento di Grasso, sembra non aver soddisfatto il primo cittadino Carmelo Scandurra. «Quel giorno non ero presente in aula, ma vedendo il video non fa una bella impressione – ammette -. Il tesserino per me non per me non è necessario, ma sono scelte che competono al consiglio comunale e non a me». Scandurra poi si sofferma sulla pubblicazione del video: «Il consigliere Grasso lo conosco da tempo e si impegna molto, in consiglio come in città. La cosa che mi lascia perplesso però è che a condividere il video sia stato l’ex sindaco Drago, che non ha mai criticato “Santuzzu”, come lo chiamava, nei dieci anni in cui lo ha avuto in maggioranza. Oggi si scopre indignato».