Pensare globale per agire globale: web radio, social network, performing media, questi gli ingredienti fondamentali dellanteprima Fru 09. Ce la raccontano i nostri inviati a Salerno
Yes, web can
“Il futuro è già qui. È solo mal distribuito”. Sono le parole di Carlo Infante durante il primo appuntamento targato Fru 2009. Un incontro breve, un benvenuto caloroso dall’organizzazione del festival delle radio universitarie, ospitato quest’anno da Salerno.
Ad aprire il festival Francesco Colucci, responsabile addetto stampa d’Ateneo, che, fatti i dovuti ringraziamenti a comune, università, sponsor e media partner del festival, ha dato il via alla due giorni di radio festa Fru. A battezzare il ciclo di incontri un workshop dal titolo “Performing media”, con uno dei maggiori esperti di radio art, video teatro e sperimentazioni su web, Carlo Infante appunto.
“Un’occasione per parlare di memoria e mutazioni del canale radio”, così Infante definisce l’incontro. Raccontare esperienze passate, evoluzioni e sperimentazioni future attraverso nuove tecnologie e nuovi linguaggi, questo il tema dell’appuntamento.
“Era l’89 e in alcuni contesti già si realizzavano performance improvvisate”, comincia a raccontare Infante. Tra ascolti, visioni e presentazioni, facendo appello al proprio background personale, il relatore mostra le prime esperienze di condivisione interattiva negli anni ‘80: passando dalle prime forme di politica e poetica delle reti, d’arte e di teatro realizzabili anche attraverso la radio, ai tempi in cui internet non esisteva ancora, per inserirsi poi nelle nuove piattaforme di condivisione. Nell’era della rivoluzione web si è discusso anche della dilagante social network mania.
“Oggi la parola lavoro è una parola debole”, dice Alfonso Amedola. “La forza lavoro all’orizzonte non manca, basta saperla organizzare” continua Infante. Inventare nuovi format, interagire non solo con l’utente ma anche con il territorio e i paesaggi della propria terra: questa la soluzione proposta
“Tutto ciò sembra oggi fattibile su web, basta orientarsi verso direttive di crescita del canale unico e universale che è internet” prosegue.
La parola chiave resta “interattività” e la partecipazione attiva dell’utente che deve sentirsi ospite onnipresente e figura dinamica all’interno del format radiofonico. “Oggi c’è bisogno di creatività sociale. Pensare globale per agire globale” e “Yes, web can” sono gli slogan lanciati da Infante.
Nella serata, dopo il buffet offerto dal pastificio Antonio Amato, tutti i radiofonici d’Italia sono stati svegliati dalla trascinante musica di due gruppi folkloristici nati in collaborazione con l’università di Salerno: Percussion Ensamble, Danze Popolari e Meridione Parallelo. Èd è al ritmo di tarantella che l’anteprima FRU volge al termine.