Entrerà presto nel vivo il procedimento giudiziario per voto di scambio nei confronti di Giuseppe Castiglione, ex presidente del Consiglio comunale di Catania e deputato regionale del Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. Oggi il giudice per l’udienza Preliminare Fabio Di Giacomo Barbagallo ha ammesso come parti civili i Comuni di Catania e Misterbianco, […]
Voto di scambio politico-mafioso, udienza per il deputato regionale Giuseppe Castiglione
Entrerà presto nel vivo il procedimento giudiziario per voto di scambio nei confronti di Giuseppe Castiglione, ex presidente del Consiglio comunale di Catania e deputato regionale del Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. Oggi il giudice per l’udienza Preliminare Fabio Di Giacomo Barbagallo ha ammesso come parti civili i Comuni di Catania e Misterbianco, la Regione Sicilia, il ministero dell’Interno e l’associazione Alfredo Agosta. Nel procedimento gli imputati alla sbarra sono in tutto 25. Il procedimento nasce dall’operazione Mercurio dei carabinieri del Reparto operativo speciale, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia etnea, sulla capacità della famiglia mafiosa di Cosa nostra dei Santapaola-Ercolano di penetrare all’interno della pubblica amministrazione per coltivare i propri interessi economici nel settore degli appalti pubblici.
Le esclusioni e il calendario del processo
Il gup Di Giacomo Barbagallo ha escluso, per un vizio di forma, il Comune di Ramacca e ha fissato il calendario delle udienze: il 17 ottobre prossimo per l’udienza preliminare e il 4 novembre, invece, per chi ha scelto di accedere al rito abbreviato. Tra le persone coinvolte nel blitz anche l’ormai ex sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, e l’ex vicepresidente del Consiglio comunale dell’ente Salvatore Fornaro,.
Le accuse di voto di scambio a Castiglione e Marchese
Tra gli imputati per cui la pm Raffaella Vinciguerra ha chiesto il rinvio a giudizio figurano il deputato regionale Castiglione, che ha rivestito pure il ruolo di componente della commissione Antimafia regionale all’Ars, e l’ex consigliere comunale di Misterbianco Matteo Marchese. Entrambi sono accusati di voto di scambio politico-mafioso per un presunto accordo con la famiglia di Cosa nostra dei Santapaola-Ercolano finalizzato a ottenere consensi elettorali. Le contestazioni riguardano le Regionali del 2022 per Castiglione – che si è dimesso dalla commissione regionale Antimafia ma non dall’Ars dalla quale risulta sospeso dal 28 gennaio scorso – e le Comunali del 2021 a Misterbianco per Marchese. Tra i personaggi del panorama mafioso che avrebbero sostenuto Castiglione compare il nome del boss Rosario Bucolo, indicato nelle carte dell’indagine come il responsabile di Cosa nostra nella zona del Castello Ursino, a Catania. All’inizio di settembre è emerso che Bucolo ha scelto di collaborare con la giustizia.