La polizia ha eseguito due arresti in flagranza di reato: i responsabili dei roghi - che senza un intervento immediato, avrebbero potuto bruciare coltivazioni, auto e case vicine - sono stati trovati accovacciati, ancora intenti a innescare nuovi focolai. Guarda video e foto
Vittoria: ubriachi dopo la discoteca, appiccano incendi Cittadino segnala, polizia ferma due uomini in flagranza
Gli agenti della squadra mobile li hanno individuati seguendo la scia di fuoco che avevano lasciato alle loro spalle, e li hanno trovati accovacciati a bordo strada, intenti ad appiccare un nuovo incendio. Sono stati arrestati in flagranza, e dopo un tentativo di resistenza, due uomini, entrambi di origine rumena, nella notte tra sabato e domenica a Vittoria, lungo la strada provinciale 31 Scoglitti-Gela. Portati in commissariato i due avrebbero ammesso le loro responsabilità, spiegando di aver agito perché ubriachi dopo la nottata trascorsa nella vicina discoteca Sesto Senso.
A finire in manette sono stati il 29enne Vlad Panainte e il 31enne Marius Bogdan Nastasa, entrambri pregiudicati e residenti a Gela. Dovranno rispondere di incendio boschivo, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. È stato un cittadino a segnalare alla polizia che due soggetti erano intenti ad appiccare diversi focolai. La sala operativa ha quindi inviato una volante sulla strada provinciale, nel pressi della Baia Dorica, a poche decine di metri dalla discoteca.
Prima di individuare i due uomini, gli agenti hanno trovato il fuoco che sarebbe stato innescato con degli accendini in diversi punti, a breve distanza. Le fiamme si sono pericolosamente avvicinate ad alcune auto e alle coltivazioni di grano, e avrebbero potuto facilmente raggiungere delle vicine aree boschive, senza l’immediato intervento dei vigili del fuoco, chiamati dalla polizia. Senza contare il rischio che hanno corso alcuni automobilisti che per mettere in salvo le macchine si sono avvicinati alle fiamme.
Gli uomini della Mobile si sono invece concentati sulla ricerca dei responsabili che sono stati trovati qualche centinaio di metri più avanti, ancora impegnati ad accendere un altro focolaio, al punto che non si sarebbero accorti neanche dell’arrivo della volante. Quando, però, hanno ricevuto l’ordine di fermarsi, i due avrebbero reagito aggredendo i poliziotti. Una volta bloccati, gli agenti hanno spento con mezzi di fortuna le fiamme che non erano ancora ben alimentate.
Portati in caserma, avrebbero ammesso le loro responsabilità. I due sono stati quindi portati in carcere così come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Ieri, il gip ha convalidato l’arresto applicando la misura cautelare in attesa delle prossime udienze del processo.