Dalla Germania un velomobile in tour in Sicilia: «Con questo mezzo la mia vita è cambiata, ho pure venduto l’auto»

Tre ruote che lo rendono stabile come un’auto ma decisamente più leggero, si guida da seduti e ha una carenatura aerodinamica che permette l’utilizzo anche in caso di pioggia. «Da quando l’ho comprato, il mio mondo è cambiato», parola di Fabio Cartini. Il riferimento è al suo velomobile bianco-viola che ormai da diversi giorni è stato avvistato, fotografato e filmato tra Catania, Acireale e Caltagirone. Un pieno di curiosità per quello che è un incrocio tra un’automobile e una bicicletta con una scocca slanciata che nasconde i pedali. Fondamentali, grazie alla sola forza muscolare, per muovere il veicolo anche a velocità di punta davvero notevoli. Cartini, 43 anni, nato a Savona (in Liguaria) da una famiglia originaria del Calatino, vive in Germania. In questi giorni, è tornato in Sicilia per un periodo di ferie da trascorrere in camper con velomobile al seguito. «Da circa quattro anni sono entrato nel mondo delle biciclette reclinate. Si tratta di mezzi in cui si pedala da seduti – racconta a MeridioNews durante una pausa del suo tour isolano – Da piccolo pedalavo e il contesto delle due ruote mi è sempre piaciuto, ma è quando sono arrivato in Germania che ho scoperto questo mondo e la mia vita è cambiata radicalmente».

Il primo velomobile, di seconda mano, «l’ho comprato da un amico – spiega – Poi ho preso quello attuale e ho anche venduto la mia macchina, una Golf. Come mezzo può circolare liberamente perché a propulsione umana: non c’è un motore, non inquina, e non sono necessarie patenti o assicurazioni. Ogni ciclista può personalizzarlo come meglio crede da un punto di vista estetico e installare luci e fari secondo le proprie esigenze. Da ex ciclista – aggiunge – posso dire con assoluta sicurezza che non tornerei mai più indietro». Cartini si muove lungo le strade dell’Isola ormai da diversi giorni senza passare mai inosservato e ha già in mente un progetto importante per il futuro, ossia un viaggio in velomobile dalla Germania alla Sicilia. Distanze e velocità non sono un problema. «Riesco a fare tappe anche di 200 chilometri con medie importanti intorno ai 50 chilometri orari», racconta.

Negli ultimi giorni, il maltempo che ha interessato la Sicilia ha imposto delle modifiche alle tappe ma l’appassionato velonauta non si è rassegnato riuscendo a percorrere dei tragitti che gli hanno dato la possibilità di testare stabilità e sicurezza del suo mezzo. «Mercoledì scendevo dalla strada del carcere di Caltagirone a una velocità sostenuta – spiega – C’erano delle buche e, dopo averne centrata una, è scoppiata la ruota. Il mezzo non ha avuto conseguenze, ho rallentato e sono riuscito a mettermi da parte senza problemi. Con una bici da corsa non ho idea di cosa sarebbe potuto succedere». Altra avventura nel percorso che da Caltagirone conduce a Raddusa, in provincia di Catania. «Mi hanno segnalato una strada alternativa però non solo ho allungato ma sono perfino finito in una zona con del fango e sono dovuto tornare indietro ma non mi sono bagnato». Il velomobile di Cartini ha una cappottina reclinabile che lo rende sicuro anche senza l’utilizzo del casco, dispositivo che l’appassionato tuttavia utilizza sempre quando la copertura viene tolta.

Cartini è già stato in Sicilia e a Catania, ma quest’anno ha potuto testare la nuova ciclabile delle polemiche che collega il centro della città con il lungomare della Playa. «Sono grato che ci sia questa ciclabile, la vorrei fino a Messina – dice sorridendo – Se posso fornire anche un commento tecnico: all’inizio e alla fine ci sono troppe interruzioni, troppi semafori, troppi sali e scendi. Questo è un pericolo per i ciclisti. Con il mio mezzo – aggiunge – è anche difficile fare tutte le chiamate ai semafori. Ci sono degli errori, e io non voglio fare assolutamente polemica, anche perché magari potrebbero rimediare con delle modifiche». Nella vita in movimento di Cartini c’è anche l’allenamento per i mondiali dedicati a questi mezzi. Competizione alla quale l’appassionato ha già preso parte nel 2023. «Lo scorso anno si sono disputati sulla costa orientale del Kent (in Inghilterra, ndr) – spiega – ma i costi della trasferita erano proibitivi. Quest’anno, invece, si terranno a metà luglio in Italia, nei pressi del lago Maggiore».


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