Il Gup di Caltanissetta, Graziella Luparello, ha sospeso il processo col rito abbreviato ad Antonello Montante, l’ex leader di Sicindustria accusato di associazione a delinquere, e ad altri cinque imputati, in attesa della decisione della Cassazione sull’istanza di remissione del processo presentata dai suoi avvocati Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto.
La decisione della Suprema Corte è prevista per il prossimo 19 febbraio. Il Gup Luparello ha anche sospeso i termini di custodia cautelare e, con un’ordinanza, ha anche stabilito che non sarà più possibile la costituzione di altre parti civili. La prossima udienza è stata fissata il 23 febbraio.
La Cassazione si deve esprimere sulla richiesta della difesa di spostare il processo in altra sede. Montante, attraverso i suoi legali, accusa la Procura di Caltanissetta di non essere serena nel suo lavoro. Nell’istanza di rimessione, l’ex presidente di Confindustria disegna una mafia nissena che rialza la testa per farlo fuori e che arriva a condizionare persino la Procura. E poi cita il lungo elenco di rapporti «intimi e confidenziali» con i magistrati che quindi, a suo dire, non sarebbero in grado di operare con la necessaria serenità.
A metà gennaio, inoltre, l’ex numero uno di Sicindustria, è stato trasferito dal carcere di Caltanissetta a quello di Agrigento. La difesa, però, ne ha chiesto la scarcerazione e adesso lamenta che la nuova destinazione «è peggiore di quella precedente».
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