Una posizione insolita di «controllore e controllato» ma anche le spese, denunciate in diversi approfondimenti di MeridioNews, per incarichi, patrocini legali e consulenze. Un filo conduttore che prosegue ormai da anni e che più volte ha avuto come beneficiari esponenti di Fratelli d’Italia. Sono questi i temi finiti al centro di un’interrogazione, rivolta al ministro […]
Sidra, incarico Fatuzzo e nodo consulenze finiscono sul tavolo del ministro dell’Ambiente
Una posizione insolita di «controllore e controllato» ma anche le spese, denunciate in diversi approfondimenti di MeridioNews, per incarichi, patrocini legali e consulenze. Un filo conduttore che prosegue ormai da anni e che più volte ha avuto come beneficiari esponenti di Fratelli d’Italia. Sono questi i temi finiti al centro di un’interrogazione, rivolta al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, dal deputato alla Camera del Partito democratico Anthony Barbagallo. Sotto la lente d’ingrandimento c’è Fabio Fatuzzo e la gestione di Sidra. Società partecipata del Comune di Catania che si occupa di approvvigionamento idrico e che Fatuzzo guida dal 2019. L’ex deputato di Alleanza Nazionale ad agosto scorso è stato nominato, dal governo guidato da Giorgia Meloni, commissario straordinario unico per la Depurazione Struttura chiamata a realizzare gli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane negli agglomerati idrici oggetto di infrazione comunitaria.
«Fatuzzo aveva dichiarato che non avrebbe lasciato subito il vertice di Sidra – spiega Barbagallo, che è anche segretario dem in Sicilia – poiché doveva ultimare alcuni adempimenti tra cui il bilancio 2022. Chiediamo al ministro di verificare se vi siano condizioni di incompatibilità tra le due cariche oltre ad un evidente ed innegabile conflitto di interesse e quando si provvederà a nominare i nuovi vertici di Sidra». «La struttura commissariale è chiamata – si legge nell’atto ispettivo – a realizzare gli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane negli agglomerati idrici oggetto di infrazione comunitaria, per cui il nostro Paese paga sanzioni all’Europa per le sue inadempienze in campo fognario e depurativo, un costo innanzitutto ambientale, che impatta sulla vita e sull’economia di tanti territori, prevalentemente dislocati in Sicilia, Calabria e Campania».
Nell’interrogazione spazio anche al caso delle consulenze. Nell’ultimo approfondimento pubblicato da questo giornale sono state rese note le cifre spese durante i primi mesi del 2023 da Sidra. Poco più di 200mila euro di cui quasi 40mila andati all’ex esperto per la presidenza della Regione Siciliana, dal 2018 al 2022, durante il governo di Nello Musumeci. «C’è una situazione di antipatica impasse – conclude Barbagallo – ma nel frattempo Sidra, società partecipata al 100 per cento dal comune di Catania, da quanto si apprende, nel 2023 ha speso oltre 20mila euro soltanto tra consulenze esterne e patrocini legali».