Festa di Sant’Agata, sonora bocciatura per i vigili urbani. Sosta selvaggia, zero ricevute e strade non presidiate

Archiviata l’edizione 2023 della festa di Sant’Agata, è tempo di bilanci. A tracciarli è il comitato per la legalità nel tradizionale appuntamento con la stampa, alla presenza del maestro del fercolo Claudio Consoli, del parroco della Cattedrale Barbaro Scionti e della presidente del comitato per i festeggiamenti agatini Mariella Gennarino. «C’è stata una enorme affluenza di persone e, di conseguenza, altrettanto soffocante è stata l’illegalità», esordisce il portavoce Renato Camarda. Sonora bocciatura per il corpo dei vigili urbani e per il Comune di Catania, rimasto senza sindaco dopo la sospensione dell’ex primo cittadino Salvo Pogliese e con due commissari che si sono passati il testimone proprio alla vigilia della festa. Insufficiente la gestione della sicurezza lungo il percorso della processione con diverse automobili parcheggiate che non sono state rimosse, causando non poche difficoltà al fercolo.

Ed è proprio alla cattiva gestione della viabilità che viene collegato quanto successo lungo la salita dei Cappuccini, con la rottura del cordone sinistro. «Non è stata tenuta libera la via Garofolo, arteria che viene da sempre utilizzata per l’ingresso del cordone che poi esce su via Plebiscito – spiega il maestro del fercolo – Cominciata la salita, dopo essere riusciti in autonomia a creare lo spazio, chi non ha tenuto il passo del cordone ha affollato, per 130 metri, la parte centrale di una strada che è molto stretta. Iniziando la salita, le persone hanno creato un tappo costringendomi a rallentare prima e a premere i freni d’emergenza dopo, fino a quando il fercolo si è bloccato del tutto e il cordone si è sfilacciato rompendosi». Tra le criticità evidenziate c’è anche la questione degli ambulanti abusivi e delle auto. «I venditori con i carrettini erano ovunque – spiega Camarda – Anche durante la manovra, molto delicata, di porta Uzeda». «Abbiamo trovato anche molte auto parcheggiate e su questo c’è ancora tanto da lavorare», prosegue Consoli.

Anche in questa edizione, si ritorna sulla questione mai risolta dei ceri accessi durante la processione. Sulla carta vietati, con multe fino a 500 euro, dalla consueta ordinanza comunale. «Erano di meno perché la cera costa di più, ma nessuno ha fatto rispettare l’ordinanza», continua Camarda. Bocciatura anche per la gestione delle ricevute che, secondo regolamento, le candelore dovrebbero rilasciare a chi dona loro delle offerte in denaro. «Ho chiesto spiegazioni a un vigile urbano – continua il portavoce del comitato per la legalità – ma lui non sapeva nemmeno che le candelore fossero tenute a rilasciare le ricevute, evidentemente dall’alto non è arrivata nessuna direttiva in questo senso». Positiva la valutazione per il nuovo arcivescovo Luigi Renna, alla sua prima festa di Sant’Agata. «Non smette di stupirci – dice Camarda – ma anche lui ha dovuto riconoscere che mancano gli interlocutori. Le sue parole, con i riferimenti alla legalità, non erano rivolte solo ai catanesi ma anche alle autorità». Per il comitato c’è solo una soluzione per provare a risolvere i problemi: «Bisogna istituire un tavolo di concertazione in cui l’unica ricetta è quella del dialogo». Un invito, senza giri di parole, che dovrà tenere presente il prossimo sindaco della città.

Foto Roberto Viglianisi – Catania Fotoreporter


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