Il vicepresidente della commissione consiliare Ambiente denuncia un caso di aggressione, da parte di un branco di animali, subita da un abitante del quartiere etneo. «Da anni chiedo un intervento ma non ottengo risposta» dice Anastasi ma dalla polizia municipale affermano di aspettare la denuncia per l'avvio di un'indagine
San Nullo, cani randagi attaccano un anziano Anastasi: «Famiglie chiuse in casa per paura»
Il problema del randagismo torna in primo piano nel quartiere di San Nullo. Stamattina un branco di cani ha aggredito un anziano tra via Sebastiano Catania e via degli Ulivi. «Un episodio che, senza gli opportuni interventi, rischia di non diventare isolato» afferma Sebastiano Anastasi, vice presidente della commissione consiliare Ambiente. Che chiede urgentemente all’amministrazione le «opere necessarie a garantire la sicurezza delle persone e degli stessi animali». «Molte famiglie – spiega Anastasi – restano chiuse in casa per paura di un nuovo attacco del branco nei pressi dei cassonetti dei rifiuti dove questi animali trovano un’inesauribile risorsa di cibo».
Secondo il consigliere non sarebbe una casuale il luogo dell’aggressione di questa mattina, a pochi passi da un grosso supermercato e dall’area riservata ai rifiuti. «ll problema di fondo – continua Anastasi – è che, accanto a questa struttura, si trovi il campetto del Cus che ogni giorno accoglie decine di ragazzini che praticano attività sportiva. Qui c’è in gioco la salute e l’incolumità della gente – chiosa – e non si possono aspettare altri attacchi per intervenire».
«In tarda mattinata abbiamo ricevuto una telefonata ma credo che la persona interessata non avesse bisogno di un intervento sanitario – spiega a MeridioNews Antonino Lizio, ispettore del reparto ambientale della polizia municipale – Ho chiamato il responsabile del progetto animali anti-randagismo Carmelo Oliveri che opererà, ma ci serve una denuncia per iniziare un’indagine che sarà poi inoltrata in procura».
L’episodio, stando alle parole del vicepresidente Anastasi, non sarebbe un caso isolato ma l’ultimo di una lunga serie. «Puntualmente, in passato, ho inviato decine di richieste di intervento a tutti gli organi preposti senza mai avere nessun tipo di risposta – conclude – Nel frattempo le segnalazioni, le proteste e le petizioni raccolte dai cittadini di San Nullo si accumulano».