«Mentre gli operai erano al lavoro, c’è stata un’esplosione e sono partite anche le fiamme in una palazzina». È la ricostruzione che l’avvocato Gianfranco Todaro, il presidente di Catania Rete Gas, fa di quanto avvenuto oggi pomeriggio nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania. Una villetta di due piani è crollata a causa di una […]
La ricostruzione dell’esplosione a Catania: dalla fuga di gas segnalata allo scoppio con gli operai sul posto
«Mentre gli operai erano al lavoro, c’è stata un’esplosione e sono partite anche le fiamme in una palazzina». È la ricostruzione che l’avvocato Gianfranco Todaro, il presidente di Catania Rete Gas, fa di quanto avvenuto oggi pomeriggio nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania. Una villetta di due piani è crollata a causa di una esplosione dovuta a una fuga di gas. Al momento, sono sette le persone ferite che sono state portate in ospedale: si tratta di tre tecnici, un operatore sanitario del 118 e tre civili (tra cui un’anziana). A questi andrebbero aggiunti anche i due vigili del fuoco che sarebbero rimasti ustionati. E ci sono delle verifiche in corso dopo la segnalazione, che al momento non ha riscontro, di un uomo disperso nella zona dell’esplosione. I vigili del fuoco continuano a scavare sotto le macerie e sono state attivate unità cinofile – dotate di cani molecolari – mezzi movimenti terra e personale da tutta la Sicilia e dalla Calabria. Intanto, iniziano a farsi strada anche le prime ipotesi sulle cause che avrebbero portato all’esplosione.
La ricostruzione
È pomeriggio quando ai centralini di Catania Rete Gas arriva la segnalazione di una fuga di gas nella zona tra via Galermo e via Tirreno, nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania. «Siamo intervenuti prontamente con un dirigente tecnico e una squadra di operai per cercare di individuare la fuga di gas e risolvere in tempi brevissimi il problema – spiega il presidente a MeridioNews – Mentre stavano operando, c’è stata un’esplosione e sono iniziate anche le fiamme in una palazzina». Sia il dirigente che i tre operai sono rimasti feriti e il mezzo aziendale è stato danneggiato. «Sul posto – aggiunge l’avvocato Todaro – sono arrivate intanto altre nostre squadre che si sono occupate di isolare la zona». Ovvero, di chiudere tutti i chiusini per evitare che ci fosse ancora percorrenza di gas nelle condutture. «Anche perché – spiega il presidente di Catania Rete Gas – qui ci sono due grosse condutture che passano da qui. Adesso le abbiamo isolate e stiamo cercando di capire qual è stata la causa dell’esplosione». Al lavoro anche i vigili del fuoco.
Le due ipotesi
Nulla di certo, quindi, ancora. Ma le prime due ipotesi sulle cause dell’esplosione di via Galermo cominciano a farsi strada. E ce ne sarebbe già una che convince di più gli esperti. C’è la signora che abita al primo piano della villetta (a due piani) crollata che ha raccontato che gli inquilini del piano terra stavano facendo dei lavori in casa. Non si sa ancora bene di che tipo e nemmeno con quali autorizzazioni. L’altra ipotesi, una teoria che sembrerebbe più verosimile secondo gli addetti ai lavori, è che si possa essere un legame di causa-effetto con dei lavori che erano in corso in sede stradale, nei sottoservizi.