I giochi sono fatti. Con la consegna delle liste è entrata ufficialmente nel vivo la campagna elettorale per le elezioni amministrative a Catania. Sette aspiranti sindaci e un esercito di candidati al Consiglio comunale in cui non mancano i cambi di casacca e coloro che fanno parte, o lo sono stati in passato, del partito degli impresentabili. In mezzo, star dei social – ma senza Fabrizio Corona – e tanti figli d’arte.
Santi Bosco, ex capogruppo di Forza Italia in Comune, è oggi candidato con Fratelli d’Italia. Stesso partito di due assessori uscenti della giunta Pogliese: Andrea Barresi e Viviana Lombardo. Quest’ultima nel documento viene indicata anche con la voce «detta Nuccio», riferimento esplicito al padre Nuccio Lombardo, ex autonomista con trascorsi da presidente dell’Asec e da assessore del centrosinistra nella giunta di Enzo Bianco. Con Forza Italia cercherà di essere nuovamente eletto il consigliere uscente Giovanni Petralia. In lista c’è anche Riccardo Pellegrino, ex consigliere che ha tentato la corsa alle Regionali ma anche a sindaco nel 2018. Contro di lui – da presidente della commissione antimafia regionale all’Ars – si scagliò Nello Musumeci, ma Pellegrino nel tempo ha collezionato tre archiviazioni e diverse assoluzioni. Attualmente ha un processo in primo grado per voto di scambio semplice. Tra gli azzurri, dopo i trascorsi con la lista Catania 2.0 a sostegno di Bianco, c’è anche il consigliere Mario Poiatti Tomasello. Espressione del mondo dei Caf, in passato a processo per associazione a delinquere finalizzata alle truffe alle assicurazioni. Tra i figli d’arte c’è Piermaria Capuana, il padre Daniele è stato assessore allo Sport alla provincia con Raffaele Lombardo e Giuseppe Castiglione oltre a consulente per la Città Metropolitana con Salvo Pogliese e all’assessorato alle Infrastrutture con Marco Falcone.
L’ex Forza Italia – con una breve parentesi nell’Udc – e consigliere uscente Agatino Giusti sceglie la Lega e la lista Prima l’Italia per cercare una nuova elezione. Stessa lista per un’altra figlia d’arte: si tratta di Valentina Saglimbene, figlia dell’ex Fratelli d’Italia e consigliere uscente Francesco. Con il partito di Matteo Salvini, rappresentato in Sicilia da Luca Sammartino e Valeria Sudano, correrà pure Nicolò Sofia. Il padre Carmelo Sofia è stato vicepresidente del Consiglio con posizioni vicine all’ex sindaco Bianco; un’altra figlia, Sonia Agata Sofia, venne eletta in Comune con la lista In campo con Pogliese. Affiancata al nome di Nicolò Sofia c’è Ketty Pittera, moglie dell’ex consigliere comunale Giuseppe Catalano. Motivo per cui la candidata ha scelto di mettere anche un esplicito «detta Catalano» nella lista elettorale. Con Prima l’Italia proveranno a essere rieletti anche i consiglieri uscenti Sara Pettinato e Giuseppe Gelsomino. Partita che si giocherà pure l’ex presidente di municipalità Lorenzo Leone, anche lui in passato finito nella lista degli impresentabili dell’Ars per i guai giudiziari del fratello Gaetano, ritenuto dagli inquirenti inserito nella famiglia di Cosa nostra dei Santapaola. Sul punto, Leone ha sempre rimandato ai mittenti le accuse specificando come «essere fratelli» non costituisca reato.
L’ex capogruppo in Consiglio di Forza Italia Dario Grasso è invece candidato nella lista Popolari Autonomisti di Raffaele Lombardo. Stessa formazione per il consigliere uscente, ex Diventerà Bellissima, Nino Penna e per Dario Bussolari, attivo nel quartiere San Cristoforo ed ex consigliere di municipalità del Popolo delle Libertà. Con gli autonomisti, ma nella lista Grande Catania, anche il presidente del Consiglio uscente Sebastiano Anastasi e il consigliere comunale Alessandro Campisi. In lista anche l’ex consigliera e vicepresidente della V circoscrizione di Con Bianco per Catania Maria Grazia Felicioli. Nella nuova Dc di Totò Cuffaro ha trovato spazio il consigliere uscente Maurizio Mirenda. Il suo nome emerse nel processo all’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e al figlio Toti (poi assolti) per un incontro, alla vigilia delle Comunali del 2013, a casa del pregiudicato agli arresti domiciliari Nino Balsamo. Quest’ultimo, detto Cicaledda, è il cognato del boss del clan Cappello-Bonaccorsi Orazio Privitera. Con la Dc è candidato anche l’ex consigliere Massimo Tempio, a lungo vicino a Enzo Bianco con un passato da esponente del gruppo Misto ed eletto con la lista Tutti per Catania. Con la lista civica Enrico Trantino sindaco per Catania c’è invece la candidatura dell’avvocato Ivan Albo, nipote dell’aspirante primo cittadino del centrodestra. Ma il nome di punta di questa lista è senz’altro quello di Francesca Raciti, ex Partito democratico ed Italia Viva ed ex presidente del Consiglio nell’ultima giunta Bianco. Raciti, in passato, è finita sotto la lente d’ingrandimento per le vicissitudini giudiziarie del padre, l’imprenditore e patron del lido Le Capannine Carmelo Raciti assolto di recente nel processo Zeta, e del fratello Salvatore, accusato di custodire un arsenale nei pressi dello stabilimento balneare.
Un cambio di bandiera che ha suscitato più di un malumore è quello all’interno del Movimento 5 stelle con la candidatura di Giovanni Amato: ex consigliere di municipalità in quota Raffaele Stancanelli, nel 2018 si candidò con Diventerà Bellissima, l’ormai ex movimento politico di Nello Musumeci. Sempre dentro i cinque stelle ci sono i nomi di Ivan Vanin, fratello di Elisabetta, ex consigliera comunale vicina a Enzo Bianco, e di Antonio Arena, ex consigliere comunale a Misterbianco ed ex vicepresidente del Consiglio con una lista civica – Misterbianco Rinasce – collegata all’ex sindaco Nino Di Guardo. Nel centrosinistra, tra i figli d’arte da segnalare c’è Giulia Bianco, figlia dell’ex sindaco alla prima esperienza in politica. Sarà candidata con la lista Con Bianco per Catania, storica compagine dell’ex ministro dell’Interno. Dall’ultima giunta in quota Fratelli d’Italia alla candidatura con il deluchiano Gabriele Savoca, è invece il salto di Cinzia Torrisi. Sempre con Savoca hanno trovato spazio in lista due star dei social rossazzurri: Salvo Cintorino, commerciante al mercato di piazza Carlo Alberto noto per il suo «Ha nesciri i soddi», e Anthony Russo, quasi 300mila follower su TikTok.
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