Quando la vita e l’amore sono meglio della fiction

Steven Russell è l’uomo perfetto. Marito modello di una moglie bella e giovane, Debbie, e padre di due bambini, fa il poliziotto in paesino di provincia in Texas e suona l’organo in chiesa, luogo che frequenta assiduamente. Abbandonato dalla madre piccolissimo, decide fin da ragazzino, di vivere una vita integerrima per rimediare alle presunte colpe che avrebbero spinto i suoi genitori a liberarsi di lui. Steven, però, ha un segreto: è gay. Lo è sempre stato, ma lo nasconde, vivendo di notte una vita parallela. La sua vita cambia di colpo quando, uscito per una delle sue scappatelle notturne, ha un terribile incidente d’auto, da cui si salva per miracolo. In quel momento Steven si rende conto che fingere non serve a nulla e che per essere davvero felice deve vivere la sua vita al massimo e di dichiarare apertamente al mondo intero di essere omosessuale. Lascia la moglie e il lavoro e si trasferisce in Florida, dove si rifà una vita con un uomo giovane e sensuale, non facendosi mancare nulla. Ma il lusso sfrenato a cui Steven si è abituato è molto dispendioso e poi “vivere da gay è davvero costoso!”. Quando i soldi finiscono, non volendo rinunciare alla sua nuova vita, Steven comincia ad inventarsi i modi più disparati per truffare il prossimo e guadagnare soldi facili. Ma questa condotta lo porterà presto ad essere arrestato. In carcere però, incontra un uomo dolce e sensibile, Philipp Morris. I due si innamorano e, quando Steven esce dalla prigione, ne combinerà di tutti colori per tentare di tirare fuori il suo amato e poter finalmente vivere felice insieme a lui, sempre però all’insegna della truffa più geniale e sfrenata.

“Colpo di fulmine. Il mago della truffa” ha avuto una vicenda travagliata. Presentato prima al Sundance Festival e poi a Cannes, è uscito nelle sale un anno dopo le riprese perché non riusciva a trovare una casa di distribuzione, probabilmente a causa della storia omosessuale esplicita che racconta. Ispirato alla storia vera di Steven Russell, assurda, irreale e romanzata come una fiction, “I love you Philipp Morris” -il titolo originale della pellicola- è un film divertente, a tratti grottesco e surreale, interpretato magistralmente da due tra gli attori migliori attualmente in circolazione: Jim Carrey e Ewan McGregor.

Diretto dal duo Glenn Ficarra e John Requa, già sceneggiatori di “Babbo Bastardo”, il film porta sullo schermo l’amore omosessuale dei due protagonisti, tenero e profondo, disposti a tutto pur di rimanere insieme, sapientemente mixata ad una visione leggera e divertente, a tratti esilarante, dell’amore, ma anche degli elementi più drammatici. La pellicola non risulta mai forzata, abbattendo il bigottismo sempre mal celato quando si portano sullo schermo storie d’amore gay. La sceneggiatura è dinamica, attraente, commovente, grazie a dialoghi intelligenti e altamente credibili. Il personaggio di Steven vive fuori dal mondo, in una realtà tutta sua fatta di amore e di ricerca della felicità, anche se molto costosa.

Star indiscussa risulta uno splendido Jim Carrey che, grazie al suo talento e alla guida dei due registi, si rimette in discussione, uscendo dal ruolo convenzionale, anche se amatissimo, di protagonista di commedie brillanti per famiglie, dimostrando di riuscire a calarsi e a rendersi vero in qualsiasi ruolo.


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