Perla Maria Gubernale

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Raccontare la Lampedusa di oggi attraverso il passato e le radici di una terra al centro del Mediterraneo, crocevia tra Europa ed Africa. Dal punto di vista di chi ci vive ogni giorno e una chiara posizione politica sul drammatico fenomeno delle migrazioni. È il progetto, tra cinema e musica, del cantautore isolano Giacomo Sferlazzo, prodotto dal basso tramite una raccolta fondi e con la partecipazione di abitanti, artisti e studiosi. «Per unire il documentario all'arte e far emergere una storia sommersa», spiega l'ideatore

Raccontare la Lampedusa di oggi attraverso il passato e le radici di una terra al centro del Mediterraneo, crocevia tra Europa ed Africa. Dal punto di vista di chi ci vive ogni giorno e una chiara posizione politica sul drammatico fenomeno delle migrazioni. È il progetto, tra cinema e musica, del cantautore isolano Giacomo Sferlazzo, prodotto dal basso tramite una raccolta fondi e con la partecipazione di abitanti, artisti e studiosi. «Per unire il documentario all'arte e far emergere una storia sommersa», spiega l'ideatore

Raccontare la Lampedusa di oggi attraverso il passato e le radici di una terra al centro del Mediterraneo, crocevia tra Europa ed Africa. Dal punto di vista di chi ci vive ogni giorno e una chiara posizione politica sul drammatico fenomeno delle migrazioni. È il progetto, tra cinema e musica, del cantautore isolano Giacomo Sferlazzo, prodotto dal basso tramite una raccolta fondi e con la partecipazione di abitanti, artisti e studiosi. «Per unire il documentario all'arte e far emergere una storia sommersa», spiega l'ideatore

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo