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Sedie, piante e persino uno scaldabagno. Sono gli oggetti utilizzati da diversi catanesi per tenere sempre libero il posto auto davanti a casa o al garage. Eppure, per averne diritto, ci sarebbe tutta una trafila da rispettare e una tassa annua da pagare. Non più onerose delle eventuali multe inflitte sia a chi inventa un accesso che a chi vi posteggia davanti. Categoria, quest'ultima, che più dei vigili ha da temere un concittadino: «Lascio sulle auto dei bigliettini del tipo: “Ho già fatto rimuovere quattro macchine. La sua potrebbe essere la prossima”»

Sedie, piante e persino uno scaldabagno. Sono gli oggetti utilizzati da diversi catanesi per tenere sempre libero il posto auto davanti a casa o al garage. Eppure, per averne diritto, ci sarebbe tutta una trafila da rispettare e una tassa annua da pagare. Non più onerose delle eventuali multe inflitte sia a chi inventa un accesso che a chi vi posteggia davanti. Categoria, quest'ultima, che più dei vigili ha da temere un concittadino: «Lascio sulle auto dei bigliettini del tipo: “Ho già fatto rimuovere quattro macchine. La sua potrebbe essere la prossima”»

Sedie, piante e persino uno scaldabagno. Sono gli oggetti utilizzati da diversi catanesi per tenere sempre libero il posto auto davanti a casa o al garage. Eppure, per averne diritto, ci sarebbe tutta una trafila da rispettare e una tassa annua da pagare. Non più onerose delle eventuali multe inflitte sia a chi inventa un accesso che a chi vi posteggia davanti. Categoria, quest'ultima, che più dei vigili ha da temere un concittadino: «Lascio sulle auto dei bigliettini del tipo: “Ho già fatto rimuovere quattro macchine. La sua potrebbe essere la prossima”»

Sedie, piante e persino uno scaldabagno. Sono gli oggetti utilizzati da diversi catanesi per tenere sempre libero il posto auto davanti a casa o al garage. Eppure, per averne diritto, ci sarebbe tutta una trafila da rispettare e una tassa annua da pagare. Non più onerose delle eventuali multe inflitte sia a chi inventa un accesso che a chi vi posteggia davanti. Categoria, quest'ultima, che più dei vigili ha da temere un concittadino: «Lascio sulle auto dei bigliettini del tipo: “Ho già fatto rimuovere quattro macchine. La sua potrebbe essere la prossima”»

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo