Piano triennale, salta il voto e la minoranza occupa l’aula A rischio finanziamenti extracomunali per quasi un miliardo

Quasi un miliardo di euro: 57 milioni dalla Regione, oltre duecento tra fondi europei e nazionali e più di settecento per il completamento delle linee del tram. Tanto vale il Piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022, che anche stamattina non è arrivato all’esame dell’aula a causa della mancanza di numero legale causata dall’assenza strategica dei membri della nuova maggioranza composta dagli avversari politici di Leoluca Orlando. Il documento era tornato all’ordine del giorno a maggio dopo la prima bocciatura subita ad aprile. Da allora non ha subito modifiche e attende di essere votato. Un voto che non è arrivato, facendo scattare diversi campanelli d’allarme anche negli uffici, con la comunicazione inviata dal segretario generale e uno spettro di danno erariale che ora pende sulla testa dei consiglieri. E proprio dopo l’ultima (non) votazione i membri del Consiglio dei gruppi di Sinistra Comune, Avanti insieme, Partito democratico e Movimento 5 stelle hanno deciso di occupare Sala delle Lapidi. Questa notte dormiranno tra gli scranni, pronti per il secondo round nella seduta convocata per domattina. 

«I tempi di approvazione di questo piano non sono tempi neutri – spiega Barbara Evola, Sinistra Comune – Occorre che gli uffici possano bandire le gare con la copertura economica e che la gara si concluda entro la chiusura dell’anno finanziario e dell’anno solare, cioè entro il 31 dicembre, dopodiché queste somme si perderanno in maniera definitiva». Le fa eco il collega pentastellato Antonino Randazzo, che parla di «un’azione forte per provare a spiegare alla città quello che sta accadendo in Aula ormai da mesi. Stiamo assistendo a quello che può essere uno scippo le cui conseguenze saranno pagate dai palermitani. Parliamo di fondi già stanziati per le illuminazioni, per gli asili, per il recupero di alcune periferie, per il recupero di alcune coste: costa Nord, Barcarello. Noi abbiamo aspettato, come gruppo politico da mesi trattiamo questa trattazione, capiamo che si deve trovare un accordo ai aula, questo accordo di aula il centrodestra non lo vuole trovare».

La maggioranza in effetti aveva proposto una sorta di mediazione, ma si è trattato di un processo inconcludente, costellato di ritardi, rinvii, discussioni fiume e rallentamenti. «Questo Consiglio, come da sua piena autonomia, ad aprile non ha modificato il Ptop, ma l’ha bocciato – spiega Fausto Melluso, consigliere di Sinistra Comune e componente della commissione che si occupa delle opere pubbliche – A chi dice che bisogna fare degli approfondimenti, delle audizioni, dico: cosa abbiamo fatto da maggio, quando il piano è tornato all’ordine del giorno? In realtà tante cose, per questo mi chiedo perché la parte maggioritaria di quest’aula non chiami le cose con il loro nome: ostruzionismo. Sul fatto che si tratti di tattiche di tipo delatorio, faccio soltanto un esempio: il presidente della commissione Urbanistica ha presentato una serie di emendamenti che sono chiaramente di carattere ostruzionistico, ce n’è uno che mi piace moltissimo, che punta a fare diventare il carcere dell’Ucciardone un museo».

Non tutta la nuova maggioranza in realtà oggi ha abbandonato l’aula, tra quelli rimasti ai loro posti ci sono diversi consiglieri di Italia Viva-Sicilia Futura e +Europa, ringraziati dai consiglieri occupanti per «l’intenzione e la responsabilità di andare a fondo a questo percorso di trattazione». «Il nodo è politico – commenta Barbara Evola – Noi non possiamo essere schiacciati da questa nuova maggioranza che sta costringendo il consiglio comunale a un immobilismo e a una delittuosità che non sono più tollerabili. Ci sono mille strumenti per mandare a casa questa amministrazione e non sono stati adottati. La scelta – conclude – che è stata fatta è quella peggiore, perché ricade sulla comunità. Non si vogliono neanche assumere la responsabilità di portare il piano in Aula per bocciarlo, anche perché credo che si configurerebbe un danno erariale di cui risponderebbe ogni consigliere».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]