A partire da domani e sino al 6 gennaio saranno vietati su tutto il territorio comunale accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari. Appello del sindaco ai cittadini: «Ci sono tanti, più sani e più civili modi per festeggiare il nuovo anno»
Niente botti a Capodanno, firmata ordinanza Multe salate e sequestri per i trasgressori
Niente botti di Capodanno a Palermo. A partire da domani e sino al 6 gennaio saranno vietati su tutto il territorio comunale accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari. A stabilirlo è un’ordinanza firmata dal primo cittadino Leoluca Orlando. L’obiettivo è arginare il vero e proprio bollettino di guerra che si ripete puntuale ogni inizio anno. Scongiurare incidenti più o meno gravi e non solo. Perché lo scoppio di mortaretti mette a dura prova anche gli amici a quattro zampe. «Questo provvedimento – spiega il sindaco – si è reso necessario per tutelare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».
«Ogni anno, a livello nazionale, aumenta sempre più il numero di infortuni, anche di grave entità, causato dall’uso, sempre più frequente, di petardi, botti e artifici pirotecnici per festeggiare la notte di Capodanno – aggiunge – . E sebbene questi prodotti facciano ormai parte di tradizioni e abitudini consolidate, è notevole lo stress che il fragore può provocare su anziani, bambini, soggetti cardiopatici e animali domestici». La violazione dell’ordinanza comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative. Così chi sarà sorpreso a usare i botti si troverà costretto a pagare una multa compresa tra i 25 e i 500 euro, oltre a vedersi sequestrato il materiale pirotecnico, «fatte salve – recita l’ordinanza sindacale – eventuali e ulteriori sanzioni penali e amministrative disposte dalla legge 689/1981».
«Al di là degli aspetti e dei divieti formali», il sindaco lancia un appello a tutti i cittadini perché «riconoscano la
pericolosità dei botti per sé e per gli altri, soprattutto per i più piccoli. Ci sono tanti, più sani e più civili modi per festeggiare il nuovo anno».