Un cucciolo di Rottweiler trovato dentro l’appartamento ha dato il nome all’operazione – Molosso – che ha portato a smantellare una piazza di spaccio allestita in una palazzina popolare nel quartiere San Cristoforo di Catania. Diciotto sono le persone indagate, di cui cinque minorenni arrestati, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti […]
Catania, lo spaccio diffuso nella palazzina popolare: un giro d’affari da 3000 euro al giorno
Un cucciolo di Rottweiler trovato dentro l’appartamento ha dato il nome all’operazione – Molosso – che ha portato a smantellare una piazza di spaccio allestita in una palazzina popolare nel quartiere San Cristoforo di Catania. Diciotto sono le persone indagate, di cui cinque minorenni arrestati, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e acquisto e detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti. Attività illecite che, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, avrebbero garantito un’importante fonte di reddito per la criminalità organizzata.
Un’indagine che è nata quando, durante un servizio di osservazione, i carabinieri hanno notato un continuo viavai di giovani da un appartamento di via Salvatore Di Giacomo. Controllati, due ragazzi erano stati trovati in possesso di marijuana appena acquistata. Così, fatta irruzione nell’edificio, i militari avevano arrestato cinque persone e sequestrato sostanza stupefacente, materiale per il confezionamento e un impianto di videosorveglianza collegato a un maxischermo utilizzato per monitorare gli accessi dei clienti ed eludere eventuali controlli delle forze dell’ordine. Ed è in questa prima occasione che i carabinieri hanno trovato nell’appartamento anche il cucciolo di Rottweiler – che hanno chiamato Dante e che è stato prima affidato al personale veterinario dell’Asp e poi adottato da una famiglia catanese – che gli indagati stavano allevando per utilizzare come cane da guardia.
Nonostante gli arresti in flagranza, è stata accertata l’immediata riapertura della piazza di spaccio che è stata posta sotto monitoraggio continuo con le telecamere. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, i 18 indagati (13 maggiorenni e cinque minorenni) avrebbero fatto parte dell’associazione dedita allo spaccio. Un gruppo organizzato in modo imprenditoriale con compiti di vedette, cassieri e pusher e con precisi turni e orari di lavoro: dalle 9 del mattino fino alle 3 di notte per un totale di circa 200 vendite quotidiane. Un giro d’affari di oltre 3000 euro al giorno, per un importo complessivo di 162mila euro nei cinque mesi in cui l’attività è stata monitorata. Per questo, la Direzione distrettuale antimafia di Catania ha emesso un decreto di sequestro per equivalente, sui beni degli indagati, per pari importo.
La base operativa sarebbe stata l’appartamento di via Salvatore Di Giacomo, che era stato modificato con l’aggiunta di due porte blindate, una delle quali – quella esterna – aveva anche una finestrella per lo scambio droga-denaro, in modo da non dovere accedere all’interno dell’abitazione per l’acquisto. Gli indagati, si sarebbero avvalsi anche di un articolato sistema di videosorveglianza, dotato di telecamere posizionate su tutto il perimetro dello stabile, oltre che all’ingresso. Immagini che venivano proiettate su un maxischermo installato in una stanza della casa. Gli investigatori hanno anche appurato come, dopo i primi arresti, il gruppo avesse modificato il modus operandi per evitare di subire altri sequestri: la droga, infatti, sarebbe stata stoccata anche in altre abitazioni del quartiere considerate sicure e poi trasportata secondo necessità, in quantità ridotte, con dei mezzi appositamente noleggiati. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza 14 persone e quattro sono state denunciate. In tutto sono stati sequestrati 23 grammi di crack e 1,2 chili di marijuana.
Gli indagati maggiorenni in carcere:
1. Salvatore Condorelli, nato a Catania (classe 1988);
2. Massimiliano Claudio Russo, nato a Catania (classe 2000);
3. Alessio Licandro, nato a Catania (classe 2002);
4. Carmine Onesto, nato a Catania (classe 2002);
5. Giovanni Munzone, nato a Catania (classe 1981);
6. Giuseppe Ciraudo, nato a Catania (classe 2002);
7. Francesco La Rosa, nato a Catania (classe 1993);
8. Michele Miraglia, nato ad Abano Terme (classe 2005);
9. Nicodemo Aversa, nato a Padova (classe 1996);
10. Francesco Patané, nato a Catania (classe 1996);
11. Simone Salamanca, nato a Catania (classe 2002);
12. Gioele Scuderi, nato a Catania (classe 2000);
13. Giuseppe Gambero, nato a Catania (classe 2001).