A deciderlo è stato l'ufficio centrale allestito all'interno del Tribunale di Messina. All'origine c'è il ritardo con cui è stata presentata la documentazione. Pochi minuti che potrebbero costare caro al presidente uscente, candidato soltanto nel collegio peloritano. Pronto il ricorso. Esclusa anche la lista di Busalacchi
Messina, esclusa la lista di Arcipelago Sicilia Crocetta rimane tagliato fuori dalle Regionali
Rosario Crocetta è fuori dalle elezioni regionali 2017. La decisione – temuta negli ambienti del Megafono già ieri, quando si è saputo del ritardo con cui è stata presentata la documentazione della lista Micari presidente-Arcipelago Sicilia – è stata presa oggi dall’ufficio centrale circoscrizionale nel Tribunale di Messina, presieduto dalla magistrata Danila Urbani e composto da Viviana Cusolito e Mauro Mirenna, dal segretario Giuseppe Deodato.
«Hanno ritenuto la mancanza di documentazione non sanabile – spiega a MeridioNews il responsabile della lista a Messina Giovanni Rovito – ma si tratta di qualche documento amministrativo e siamo certi che il nostro ricorso verrà accolto». L’intenzione della lista, infatti, è quello di appellarsi alla decisione nei prossimi giorni ricorrendo all’ufficio centrale di Palermo.
In serata lo stesso Crocetta ha auspicato una riammissione delle candidature. «L’esclusione non appare assolutamente ragionevole dal punto di vista degli interessi generali della democrazia, che vede come principio sovrano la partecipazione dei cittadini alla competizione elettorale – si legge in una nota -. La nostra lista di Messina è completa della documentazione necessaria. Prima delle 16 il nostro delegato era in Tribunale per depositare regolarmente la lista. Mi dicono che nella fretta avessero sbagliato cartella e che uno dei delegati si sia recato in macchina per recuperare il resto dei documenti. Sinceramente escludere una lista per qualche minuto di confusione, ci sembra veramente un po’ troppo».
Se lo scenario però non dovesse cambiare, per la coalizione di centrosinistra si profilerebbe una competizione ancora più in salita, con la lista dei territori – il progetto immaginato da Leoluca Orlando, che ha visto alla fine anche l’ingresso di numerosi crocettiani dopo la decisione di ritirare il simbolo del Megafono – che rischierebbe seriamente di non superare la soglia di sbarramento fissata al cinque per cento. Arcipelago Sicilia, infatti, non è presente neanche a Siracusa. Dove non c’è stata un’esclusione, ma una mancata presentazione nonostante fino a pochi giorni prima del voto si dava per certo l’esistenza di un nutrito gruppo di potenziali candidati.
Alla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, Crocetta in persona aveva salutato con soddisfazione l’impegno dei propri uomini a sostenere la lista dei territori, sottolineando la coerenza e la solidarietà nei confronti di Micari. Dal presidente uscente non sono mancate alcune frecciate a Orlando, che in questi mesi ha più volte rimarcato l’esigenza di prendere le distanze dal governo regionale, con l’ex sindaco di Gela che ha segnalato numeri alla mano il numero degli esponenti del Megafono in Arcipelago.
A non essere ammessa anche Noi Siciliani, infine, la lista a sostegno del candidato indipendentista Franco Busalacchi. In questo caso il problema sarebbe stato rappresentato da un numero di firme inferiore alle trecento previste dalla legge..