Il tentativo di evasione si è verificato ieri pomeriggio. L'uomo, originario di Patti, ha sfruttato un ponteggio utilizzato per una ristrutturazione. L'allarme è stato lanciato dalla sala regia, grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza. Il sindacato Uil Polizia penitenziaria: «L'organico non è sufficiente»
Messina, detenuto prova a fuggire dal carcere I poliziotti lo riprendono dopo tre quarti d’ora
Ha cercato di scappare dal carcere scavalcando il muro di recinzione. È successo ieri pomeriggio a Messina, dove un detenuto originario di Patti ha tentato la fuga. L’uomo si trovava nel cortile interno della struttura Gazzi, quello riservato ai detenuti di media sicurezza, quando è salito su un ponteggio utilizzato per una ristrutturazione. Accortisi di quanto stava accadendo attraverso le telecamere di videosorveglianza, gli agenti della polizia penitenziaria sono riusciti a bloccare l’uomo dopo tre quarti d’ora.
All’indomani dell’episodio, a commentare le condizioni in cui opera il personale di sicurezza del carcere è il sindacato Uil Pubblica amministrazione polizia penitenziaria. «Ancora una volta un sentito grazie agli agenti penitenziari – si legge in una nota del segretario nazionale Armando Algozzino – che producono sicurezza anche in condizioni difficili, a partire dalla carenza di organico. La criticità numero uno è sempre la carenza di organico: a fronte di 261 unità previste, nella casa circondariale ne sono presenti solo 206. I detenuti sono in tutto 237».