Allagamenti, colate di fango, strade interrotte e abitazioni evacuate. Ieri notte in alcune aree della provincia di Messina si è verificato un forte nubifragio. Le situazioni più critiche sono state documentate a Naso, Gliaca di Piraino, Brolo e Gioiosa Marea, dove fino all’alba di oggi hanno operato volontari e mezzi della protezione civile. In queste […]
Foto della pagina Facebook Acireale Social
Maltempo in Sicilia: colate di fango, allagamenti e case evacuate nel Messinese
Allagamenti, colate di fango, strade interrotte e abitazioni evacuate. Ieri notte in alcune aree della provincia di Messina si è verificato un forte nubifragio. Le situazioni più critiche sono state documentate a Naso, Gliaca di Piraino, Brolo e Gioiosa Marea, dove fino all’alba di oggi hanno operato volontari e mezzi della protezione civile. In queste aree si registrano allagamenti, colate di fango, strade interrotte e abitazioni evacuate. Il transito è stato interrotto sulla strada Piraino-Brolo. A Piraino, dove ci sono state delle frane sulle strade provinciali San Leonardo e Piraino Centro, è stato necessario evacuare anche alcune abitazioni.
Allagamenti anche a Oliveri – sempre nel Messinese – e a Gioiosa Marea, in località Skino, sulla strada statale 113. Anche in questo caso è stato necessario l’intervento dei volontari per liberare la strada dal fango. Disagi pure a Stromboli, con torrenti in piena e una struttura ricettiva evacuata per precauzione, anche se già durante la notte è rientrato l’allarme per un possibile rischio alluvione. I torrenti sotto osservazione sono il San Bartolo e il Montagna Russo. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, il capo della protezione civile regionale, Salvo Cocina, avrebbe raccomandato ai sindaci dell’Isola di «curare l’incolumità delle persone nei piani bassi e degli automobilisti nei sottopassi e attivare i mezzi di movimento terra per spostare il fango e per dare sfogo a mare all’acqua».
«Alcune ore di pioggia, di cui una molto intensa – dice Cocina – hanno provocato allagamenti e colate di fango nella fascia costiera, case allagate e strade interrotte per il fango. Conoscendo le morfologie di queste aree, probabilmente sono state occluse alcune ‘saie’ (corsi d’acqua), ma questo si vedrà dopo a emergenza cessata».