Livorno-Catania 4-2, ancora colpa degli infortuni Sannino: «Serve un passo indietro per risorgere»

Già alla vigilia Giuseppe Sannino era parso un allenatore in difficoltà, come scritto. In partita, a Livorno, lo è risultato con tutta l’evidenza possibile. Sotto di una rete, è stato costretto a cambiare due giocatori per infortunio, rivoluzionando con dei giovani l’interpretazione del già inedito 3-5-2. Necessario a causa dell’indisponibilità di Almiron e Monzon. Nonostante tutto la squadra è riuscita a rimontare la rete dell’1-0 e portarsi in vantaggio finché, costretto ad uscire pure Rosina per infortunio, è arrivato il crollo emotivo e fisico. È finita 4-2, con tre reti ospiti negli ultimi 20 minuti di gioco e rimonta completata in soli 2 minuti. Esaurite le sostituzioni con l’ingresso di Jankovic per Rosina, Sannino non ha potuto far altro che preparare lo sfogo in sala stampa.

«C’ama ffari? – esordisce in dialetto siciliano -. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Sono stato costretto a utilizzare tutt’e tre le sostituzioni a disposizione per cambiare tre giocatori a causa di infortunio. Eppure, sebbene ci siamo trovati in una condizione che, da uomo di calcio, non mi era capitata, siamo riusciti per 70 minuti a tenere la partita in mano, rimontare e rischiare persino di fare risultato. Poi, il secondo gol del Livorno ci ha portato al crollo. Anche perché in campo eravamo giovanissimi. Mi spiace che sia finita con una sconfitta, sia per i tifosi che ci hanno seguito fin qui sia per i miei giocatori, avrebbero meritato tutt’altro risultato». Il guaio è quello sul quale Sannino ha glissato alla vigilia, i tanti, troppi infortunati collegati alla preparazione atletica che fa capo a Giampiero Ventrone: «Io faccio l’allenatore. Non mi piace essere oggetto di mercanzia. Sono venuto qui carico di entusiasmo. Non dico che siamo nelle mani dei tifosi perché alle nostre spalle abbiamo una dirigenza che agisce e che magari sbaglia pure. Come tutti noi. Adesso serve però compattarsi, c’è bisogno di un passo indietro per risorgere dalle ceneri».

Che il passo indietro implichi il cambio del preparatore atletico, come richiesto a più riprese dai tifosi e sostenuto dalla stampa, Sannino non lo afferma mai. Si limita a dire: «Mi spiace per Ventrone, mi spiace per la situazione che attraversiamo – ma poi aggiunge -. Io faccio l’allenatore, sono tornato dall’Inghilterra per svolgere questo mestiere e non voglio essere tirato in mezzo in situazioni che non mi competono. Da allenatore dico che mi sarebbe piaciuto avere a disposizione quei giocatori inseriti ad inizio stagione nell’undici ideale, e che mi piacerebbe averli al più presto a disposizione. Come anche poter mettere in campo undici giocatori senza poi dover contare, di partita in partita, il numero degli infortunati». Messaggio chiaro, per quanto possibile evincere dalle parole di un allenatore, un semplice allenatore. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]