Un'opera pubblica inutile e dannosa, che ha gia' incasinato il traffico in una parte della citta', adesso distrugge anche il poco di verde cittadino. Come in via notarbartolo
L’incubo del Tram a Palermo si ‘mangia’ pure gli alberi di via Notarbartolo
UN’OPERA PUBBLICA INUTILE E DANNOSA, CHE HA GIA’ INCASINATO IL TRAFFICO IN UNA PARTE DELLA CITTA’, ADESSO DISTRUGGE ANCHE IL POCO DI VERDE CITTADINO. COME IN VIA NOTARBARTOLO
Non si placano le polemiche per i taglio degli alberi in via Notarbartolo a Palermo. In effetti, in una città già massacrata dalla ‘cementificazione’ degli anni ’50, ’60, ’70 e, per certi versi, degli anni ’80, l’unica cosa che non serviva proprio è un nuovo taglio di alberi. Soprattutto in una zona povera di verde come via Nortarbartolo.
Dà molto fastidio il fatto che gli alberi debbano essere tagliati per fare posto a un’opera pubblica di dubbia utilità: il Tram. Un’opera pubblica che, finora, ha arrecato solo enormi disagi alla città. E che ne recherà ancora – e di più gravi – nel corso dei prossimi anni.
Ricordiamo che Palermo ha avuto una linea di tram costruita nei primi venti anni del secolo dalla società Italo belga. Poi trasformata in filobus ancora visibili alla fine degli anni ’60. Per essere sbaraccata nei primi anni ’70.
Negli anni ’90 è stato deciso di tornare al tram. Cioè a uno scenario di circa 100 anni fa. La dimostrazione che Palermo, invece di guardare al futuro e andare avanti, guarda al passato per tornare indietro.
In una città – lo ribadiamo – già povera di verde (problema di fatto ignorato dagli ultimi due Piani regolatore generali), dove, adesso, è anche a rischio l’area di Ciaculli (dove in anticipo sul nuovo Piano regolatore l’attuale Consiglio comunale – con un colpo di mano degno della Palermo anni ’60 e ’70: e chi vuole capire capisca – ha programmato un nuovo cimitero!), si abbattono alberi per fare posto al Tram. Una follia.
L’idea del Tram a Palermo è sbagliata. Idea partorita da chi non ha calcolato che, tra dieci anni, o forse meno, le automobili si muoveranno con energia alternativa a quella prodotta dagli idrocarburi.
Detto questo, diamo spazio anche alle ragioni del Comune di Palermo, che prova a difendere ciò che non è difendibile.
“A seguito di alcune polemiche scoppiate dopo il taglio di alcuni alberi in via Notarbartolo nell’area interessata dai lavori per il Tram – recita una nota dell’Amministrazione comunale di Palermo – si ritiene utile precisare che gli alberi tagliati, certamente belli come tutti gli alberi, sono dei ‘Ficus microcarpa’ di età inferiore ai 50 anni. Seppur appunto belli non sono tutelati da una specifica normativa in quanto non classificati come monumentali”.
Questo è il passaggio che, sinceramente, non comprendiamo. Il fatto di non essere “monumentali” giustifica il loro taglio? Questa considerazione assolutamente fuori luogo l’Amministrazione comunale se la poteva pure risparmiare.
“Il loro trapianto in altre aree, oltre ad aver avuto un costo enorme – prosegue la nota del Comune – avrebbe avuto una probabilità di successo non superiore al 10%, come confermato da esperti del settore”.
Anche su questo punto, non riusciamo ad andare dietro la ragionamento degli amministratori comunali: il problema non è il “trasferimento” degli alberi, ma il loro taglio. E’ così difficile capire che è una follia tagliare gli alberi in via Notarbartolo?
“A fronte di quello che è comunque e certamente un danno per la perdita di queste piante – prosegue la nota del Comune – il contratto sottoscritto con l’impresa prevede una forma di compensazione (in termini di CO2 assorbita) non inferiore al 50%. Il Comune si è in realtà impegnato a portare questa percentuale all’80% con interventi di piantumazione proprio nelle aree interessate dai lavori del Tram. Per esempio con la ripiantumazione del palmeto nell’area oggi occupata dal cantiere”.
A questo proposito, gli assessori comunali Giuseppe Barbera e Francesco Giambrone, hanno affermato che “più in generale è bene ricordare che l’Amministrazione ha avviato un piano di piantumazioni che interessa tutta la città, con specie adatte al nostro clima e resistenti a fattori e parassiti presenti nella nostra realtà, ad esempio con l’impianto di Palme dattilifere che non sono attaccate dal Punteruolo rosso. Non va poi scordato il piano di piantumazione di ben 10.000 nuovi alberi nell’area del Parco Cassarà”.
L’assessore Barbera, che è persona attenta e corretta – e che nella vita si occupa proprio di alberi – dovrebbe, però, prendere atto che nessuno restituirà agli abitanti di via Notarbartolo gli alberi.
Ovviamente, la responsabilità non è sua, ma di chi ha previsto la realizzazione di un Tram inutile che servirà solo a una minoranza di cittadini e incasinerà la vita alla maggioranza dei palermitani.
Noi ci auguriamo che gli abitanti di via Nortarbartolo scendano in piazza per fermare questo scempio.