La ‘Compagnia delle isole’? C’è ma non si vede

Dopo gli annunci roboanti dei giorni scorsi sul possibile arrivo delle navi della ‘Compagnia delle Isole’ – la società di trasporti marittimi che dovrebbe occuparsi del trasporto delle merci e delle merci pericolose (benzina, gasolio, bombole di gas da cucina, bombole di ossigeno) tra la terraferma e Ustica, le Egadi e Pantelleria, un ‘assordante silenzio’ sembra sia calato su tutta questa vicenda.

“Al momento – fa sapere il Sindaco di Ustica, Aldo Messina – nessuna novità dalla Regione siciliana relativamente all’affidamento alla ‘Compagnia delle Isole’ (ex Siremar) dei trasporti via mare per Ustica, le Egadi e Pantelleria delle merci e merci pericolose che non possono viaggiare sui mezzi di linea. Stando alla missiva della Regione, la risposta della compagnia di navigazione doveva giungere oggi entro le 10.00, ma si è chiesto un rinvio di tre ore, che sono scadute e nulla è dato sapere”.

“Ad evitare – dice ancora il Sindaco di Ustica – che , mentre la Regione siciliana , tra un proclama di autoincensamento che ricorda da vicino un deprecabile ventennio, lasci l’isola al buio, ci siamo attivati (su proposta del cittadino Salvatore Militello) affinché il martedì ed il giovedì le merci pericolose viaggino con la motonave ‘Isola di Vulcano’, per motivi di sicurezza, senza passeggeri e che negli stessi giorni l’aliscafo Siremar parta da Palermo alle 9.30 con i passeggeri e gli autisti dei mezzi di cui sopra”.

“Al tempo stesso – conclude Messina – non potendo attendere oltre, tra oggi e domani , dopo l’incontro che ho avuto stamane alle 12.00 all’Emergenza Rifiuti con il dirigente Domenico Michelon ed il liquidatore di Palermo Ambiente, Marco Ciralli, emetterò apposita ordinanza di protezione civile per autorizzare i nostri mezzi a scaricare i rifiuti nella discarica di Castellana, essendo quella di Bellolampo, come è noto, a causa degli incendi, inagibile , ben che vada, per un mese”. 

Di fatto, il Sindaco di Ustica, stando di ascoltare le promesse non mantenute del Governo regionale si sta organizzando un servizio per il trasporto dei rifiuti e delle merci pericolose per i fatti proprio. Del resto, non potrebbe dare altrimenti, visto che siamo ad agosto, mese in cui gli abitanti di quest’isola lavorano grazie alla presenza dei turisti. Un’altra ‘perla’ che si aggiunge allo sfascio politico e amministrativo ormai pluri-acclarato del Governo Lombardo.  

Sui disagi che oggi colpiscono, in piena estate, gli abitanti delle isole siciliane interviene il parlamentare regionale del Pd, Pino Apprendi.  “Quanto accaduto in questi giorni sui trasporti per le isole – scrive il deputato regionale – si presta ad una doppia riflessione. La prima è quella che le istituzioni non sono attente alle problematiche dei cittadini che, per potere ottenere quanto spetta loro per diritto, sono costretti a rivendicarlo anche attraverso forme di proteste plateali, come l’occupazione di una sede istituzionale, quale quella della Commissione legislativa dell’Ars”.

Apprendi fa riferimento a quanto accaduto nelle scorse settimane quando i Sindaco di Ustica e delle Egadi, rispettivamente, Aldo Messina a Lucio Antinoro, insieme con il commissario straordinario di Pantelleria, ingegnere Piazza, hanno occupato la sede della terza commissione legislativa dell’Ars. Trovando solidarietà nel presidente della commissione, il parlamentare Salvino Caputo, e nel vice presidente, Pino Apprendi.

“La seconda – aggiunge lo stesso Apprendi – è quella secondo cui la nostra Regione per il fatto che ha una naturale vocazione turistica dovrebbe offrire buoni servizi a partire dai trasporti. Ebbene, proprio il settore dei trasporti, insieme ad altri temi di cui non parliamo oggi, in piena estate dimostra tutta la sua inaffidabilità”.

“Vogliamo pensare -si chiede il parlamentare del Pd – ad un cittadino, non straniero, italiano delle regioni più vicine a noi che, sapendo quanto sono attraenti le nostre isole pensa di trascorrervi qualche giorno di vacanze? Vogliamo immaginare quali considerazioni potrebbe fare nel momento in cui si trova nell’isola a subire la crisi dei trasporti delle merci speciali? Penserà che siamo un Paese di irresponsabili proprio per le due riflessioni fatte prima”.

“Non si può pensare al turismo – conclude Apprendi – senza un piano regionale dei trasporti: aria, mare, terra: tutto quello che oggi manca”.

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