La scorsa settimana erano scattati 13 arresti, negli ultimi giorni anche gli altri ricercati - Orazio Di Salvo, Giovanni Grillo, Massimo Scardaci e Nunzio La Torre - si sono presentati alle forze dell'ordine. In particolare sull'ex calciatore era già stato emesso un decreto di latitanza. Guarda le foto
La banda di ladri catanesi, si consegnano gli ultimi 4 C’è anche l’ex centrocampista rossazzurro La Torre
Ne mancavano quattro all’appello alla banda di catanesi accusata di numerosi furti in giro per la Sicilia a imprese e privati cittadini. Giovedì scorso gli investigatori hanno arrestato 13 persone, adesso il cerchio si chiude e le manette scattano anche agli ultimi quattro. Il nome di spicco è Nunzio La Torre, 44enne catanese, con un passato da calciatore professionista. Il centrocampista ha infatti militato per due stagioni, 1991/1992, nel Catania, e per una nel Cagliari quando i sardi erano in serie A, senza però mai scendere in campo nella massima serie. Insieme a lui finiscono in carcere anche Orazio Di Salvo, 42enne in passato accusato anche di associazione mafiosa, Giovanni Grillo, 52 anni, e Massimo Scardaci, 44 anni, tutti catanesi.
I quattro si sono consegnati nei giorni successivi alle forze dell’ordine. Di Salvo, grazie ai consigli dell’avvocato, si è presentato dopo qualche ora dal blitz; Grillo è stato rintracciato a bordo dello scooter nei pressi di casa e la squadra mobile lo ha bloccato; Scardaci si è consegnato dopo due giorni. È durata invece di più la fuga di La Torre, definito dagli investigatori «ladro di professione». L’ex calciatore avrebbe lasciato la moglie con i poliziotti senza farsi rintracciare per cinque giorni, anche se, dopo alcune ore dal blitz, aveva fatto sapere tramite i familiari che si sarebbe costituito nella stessa serata, cosa che non ha fatto. Su di lui era già stato emesso un decreto di latitanza alla luce delle continue mancate promesse di costituirsi. Alla fine si è consegnato alla squadra mobile.
I 17, che avevano base al Tondicello della Playa, sono accusati di aver commesso furti a Ragusa, Messina, Enna, Siracusa, Caltanissetta e Catania per oltre un milione di euro, spingendo alla chiusura alcune aziende o riducendole sul lastrico. I malviventi hanno, infatti, portato via camion, escavatori, gru, bobcat, ruspe e altro genere di attrezzature per lavori edili, ma anche pezzi di ricambio e perfino vino, prodotti caseari, salumi e indumenti.