Un evento senza precedenti in uno dei principali aeroporti d’Italia. Quanto accaduto allo scalo di Fontanarosa di Catania avrà ripercussioni a lungo termine e, come sempre accade quando le notizie si susseguono, regna la confusione. In questo articolo, MeridioNews prova a fare con ordine il punto su tutto quello che sappiamo. L’incendio Cosa ha innescato […]
Cosa sappiamo finora dell’incendio all’aeroporto di Catania. L’inchiesta, i disagi e il piano riapertura
Un evento senza precedenti in uno dei principali aeroporti d’Italia. Quanto accaduto allo scalo di Fontanarosa di Catania avrà ripercussioni a lungo termine e, come sempre accade quando le notizie si susseguono, regna la confusione. In questo articolo, MeridioNews prova a fare con ordine il punto su tutto quello che sappiamo.
L’incendio
Cosa ha innescato le fiamme? È questa una delle principali domande che, almeno per il momento, rimangono senza risposta. Le voci che circolano sono diverse, ma nessuna ha conferme ufficiali da parte delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, intervenuti sul posto con diverse squadre, alcune provenienti anche dal comando provinciale di via Cesare Beccaria. Di certo c’è che il rogo è partito dal piano terra del terminal A, nella zona in cui sono presenti i box dei noleggi auto e diverse attività commerciali tra cui alcuni bar. L’allarme è scattato alle 23.29 e, dopo mezzanotte, i pompieri sono riusciti a circoscrivere le fiamme. Le operazioni di bonifica sono andate avanti per diverse ore. I soccorritori, in maniera informale, indicano la presenza di danni ingenti (Guarda le foto) mentre Nico Torrisi, l’amministratore delegato di Sac la società che gestisce l’aeroporto, in un’intervista ha parlato di problemi «marginali» alla struttura. Unico ferito, secondo quanto risulta a MeridioNews, un vigile del fuoco che è stato trasferito, per una sospetta frattura alla gamba destra, al Pronto soccorso dell’ospedale San Marco.
L’inchiesta
Su quanto avvenuto all’interno dello scalo sono a lavori anche i magistrati della procura di Catania. Un fascicolo è stato aperto con le ipotesi di incendio doloso e colposo ma, per il momento, non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Il procuratore capo Carmelo Zuccaro ha sottolineato che verranno effettuate delle verifiche sui sistemi di prevenzione ed emergenza. Bisognerà capire se tutto ha funzionato come da procedura: dai rilevatori di fumo agli impianti sprinkler; sistema automatico di estinzione a pioggia formato da un numero prestabilito di erogatori o spruzzatori d’acqua. Per riuscire a portare avanti questo tipo di lavoro sarà fondamentale la relazione che verrà redatta dai vigili del fuoco e dai tecnici incaricati. Soltanto dopo si potrà capire qualcosa in più. Sui social le ipotesi sono le più disparate e anche tra i lavoratori dello scalo vengono avanzati dei dubbi su come abbia funzionato la macchina dell’emergenza. Per il momento, non c’è nessuna conferma su eventuali problemi o carenze nella gestione. I vigili del fuoco hanno fatto sapere che le verifiche all’interno del terminal proseguiranno anche nelle prossimPPe ore e sicuramente fino al 18 luglio.
Riapertura
In un primo momento, lo scalo era stato chiuso fino alle 14 del 17 luglio. Qualche ora dopo lo stop veniva allungato allo stesso orario ma del 19 luglio. Scenario, quest’ultimo, che tuttavia potrebbe subire ulteriori sconvolgimenti. Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha annunciato che l’aeroporto potrebbe ripartire addirittura il 18 luglio. Il primo obiettivo di Sac è l’attivazione del terminal C, inaugurato il 14 luglio del 2018. L’area viene normalmente destinata alle partenze dei soli voli EasyJet diretti ad Amsterdam, Berlino, Bordeaux, Lione, Milano, Napoli, Nizza, Parigi e Venezia, ossia le destinazioni Schengen da Catania della compagnia aerea low cost britannica.
Riprogrammazione voli
La principale conseguenza dell’incendio e della chiusura dell’aeroporto è stato il caos nelle partenze e negli arrivi dallo scalo di Fontanarossa. Migliaia di passeggeri abbandonati al loro destino dallae compagnie aeree, ossia le uniche che possono occuparsi della riprogrammazione dei voli. Alcuni di questi – in arrivo – sono stati dirottati su Palermo e Trapani mentre Ita Airways ha annunciato che si appoggerà allo scalo di Comiso. Il programma delle partenze è in continuo aggiornamento. La Regione Siciliana ha annunciato un potenziamento nei collegamenti e anche la Sac ha confermato questa linea indicando, in accordo con Enac, come i costi dei trasferimenti non saranno a carico dei passeggeri.
AGGIORNAMENTO delle 17.44 del 17 luglio 2023
Sac ed Enac hanno annunciato l’apertura del terminal C con due voli ogni ora. (Leggi la notizia)