La procura di Catania ha aperto una inchiesta, al momento senza indagati ipotizzando i reati di incendio doloso e incendio colposo, dopo il rogo che ha interessato l’aeroporto di Fontanarossa. Secondo la procura bisogna anche indagare perché a rischio vi è stata la salute di quanti si trovavano in aerostazione. Al momento non risultano danni alle persone. […]
Foto di Francesco Salanitro
Aeroporto di Catania, aperta inchiesta dalla procura. Torrisi: «A lavoro per aprire terminal C»
La procura di Catania ha aperto una inchiesta, al momento senza indagati ipotizzando i reati di incendio doloso e incendio colposo, dopo il rogo che ha interessato l’aeroporto di Fontanarossa. Secondo la procura bisogna anche indagare perché a rischio vi è stata la salute di quanti si trovavano in aerostazione. Al momento non risultano danni alle persone. Non è ancora chiaro cosa abbia causato l’incendio. Di certo c’è che le fiamme sono partite dal piano terra del terminal A, nella zona in cui hanno i propri box i servizi di autonoleggio. Il fumo ha rapidamente invaso il resto della struttura raggiungendo anche l’area delle partenze. «Al momento – spiega all’Ansa il procuratore Carmelo Zuccaro – è troppo presto per fare ipotesi: attendiamo la prima relazione sul caso e poi decideremo. Faremo accertamenti, come d’abitudine, anche su interventi e prevenzione, senza lasciare alcunché al caso. Al momento registriamo che non ci sono stati feriti. Speriamo che l’aeroporto riapra al più presto perché è determinante per la città e la Sicilia».
Al momento l’aeroporto resterà chiuso fino alle 14 di mercoledì 19 luglio. Da capire il destino di migliaia di passeggeri in uno dei momenti chiave della stagione estive. Alcuni voli in arrivo sono stati dirottati su Palermo e Trapani. Poche notizie per quanto riguarda i voli in partenza con decine di tratte cancellate. «Per fortuna non si è fatto male nessuno. Cercheremo di aprire prima possibile il terminal C rendendolo fruibile, in accordo con Enac, per garantire alcune partenze così da ridurre i disagi. I danni del terminal A sono marginali e stiamo già lavorando per ripristinare il tutto al più presto. -spiega Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, la società che gestisce l’aeroporto – In questo momento operiamo su 40mila passeggeri al giorno e stiamo cercando con le compagnie aeree di riprogrammare i voli. Per chi andrà su altri scali provvederemo a pagare i pullman in accordo con Enac. La procedura di emergenza è stata seguita e l’intervento dei vigili del fuoco ha circoscritto le fiamme limitando i danni».
Restano attive, come confermato a MeridioNews dal presidente di Amts Giacomo Bellavia, le vetture Alibus che si occupano del servizio navetta da Catania a Fontanarossa. Quelle presenti stanno effettuando deviazioni anche alla stazione ferroviaria Fontanarossa. «Inoltre stiamo istituendo due navette che effettueranno servizio speciale aeroporto-stazione Fontanarossa-stazione centrale», aggiunge Bellavia. Rivisto il servizio taxi con i mezzi che possono raggiungere lo scalo solo nei pressi della rotonda del bar Parisi e nell’area del terminal C dove sono presenti gli autonoleggi. Intanto alle 13 è stata convocata una riunione in prefettura per valutare la situazione dell’aeroporto. All’incontro, oltre al sindaco di Catania Enrico Trantino, saranno presenti le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la Protezione civile, Enac, Enav e Sac.