Tra i cinque candidati alle prossime amministrative c'è Francesco Nicodemo. Nel 2011 assessore alla provincia durante la giunta di Giuseppe Castiglione. Ad affiancarlo in questa competizione ci sono due liste e «tante donne e giovani». Gli avversari? «Qualcuno corre al potere ma c'è anche la correttezza del M5s»
Elezioni Ramacca, progetto civico di Nicodemo «Voglio ricostruire la città con la mia passione»
Francesco Nicodemo, dopo l’esperienza durata 18 mesi da assessore ai Lavori pubblici alla provincia regionale di Catania, torna in campo per diventare il primo cittadino di Ramacca. Dirigente dell’ufficio di collocamento, 61 anni, presenta 14 punti programmatici nel suo programma elettorale. Tra gli assessori indicati la professoressa ed ex componente di giunta Cettina Sottosanti e con lei Giovanna Paglia, libera professionista.
Cosa mette al primo posto del suo programma elettorale?
«I punti sono 14, cinque li ho pensati io gli altri sono condivisi con associazioni e cittadini. Idee che partono dal basso e sono portate avanti da un progetto civico con due liste che hanno il 50 per cento di donne e giovani che si sono voluti spendere per la città. Intendo completare alcune opere ferme come la palestra comunale o il parco Wagner senza dimenticare la questione sicurezza. Ramacca negli ultimi mesi non è un posto sereno per via di continui furti e rapine. Ci sono poi agricoltura, inclusione sociale e rifiuti».
Entriamo nel dettaglio.
«Vogliamo fare diventare Ramacca una città verde. La spazzatura non deve essere più un problema ma una risorsa. Da un lato vogliamo realizzare le isole ecologiche e dall’altro portare avanti un sistema premiale legato alla differenziata. Pensiamo anche alle micro-discariche che sono numerose nel nostro territorio e vanno bonificate. Per quanto riguarda il settore agricolo, vogliamo valorizzare il nostro carciofo e il pane con un marchio di qualità. Faremo al Comune uno sportello specifico per riuscire a intercettare i fondi con l’obiettivo di investire nel settore agricolo per riuscire a fare conoscere i nostri prodotti in Italia e nel mondo».
Qual è il clima di questa campagna elettorale a Ramacca?
«È abbastanza vivace ma la nostra è una compagine giovane e senza rancori. Altri raggruppamenti, con più liste, fanno una corsa al potere. Poi c’è il Movimento 5 stelle che compete in maniera serena».
Il suo giudizio sull’amministrazione uscente?
«Non è positivo. Alcune cose che dovevano essere realizzate non sono state fatte. Come il piano regolatore generale e il patto dei sindaci. Su quest’ultimo fronte non si è andati oltre l’adesione formale».
Pippo Limoli durante un comizio ha sminuito il suo ruolo da assessore provinciale. Come risponde?
«Ha detto che quanto è stato fatto durante quella stagione erano richieste del Pdl e del presidente Giuseppe Castiglione, ma non è così. Tutto quello che è stato realizzato a Ramacca è iniziato dal 2011, momento del mio insediamento. Abbiamo risolto la vergognosa questione del cancello all’ingresso del paese, fatto interventi in numerose strade e pulito alcune micro discariche».
Parlando delle elezioni non si può non fare riferimento al Cara di Mineo. Crede che possa avere ancora un ruolo rilevante per il procacciamento dei voti?
«Ha qualche influenza, anche se meno rispetto al passato grazie al cambio di gestione e il commissariamento. Ancora a Ramacca c’è qualcuno che ha la faccia tosta di promettere posti di lavoro. La gente ormai è matura e non crede più a questi personaggi. Questo resta un lato negativo della campagna elettorale, la scelta degli elettori deve essere convinta perché cinque anni da passare sono lunghi».