I più letti

Un’agenzia di recupero crediti di Catania che aveva inviato a un cittadino una diffida per bollette telefoniche del 2012 e 2013 non pagate ha annullato la sua richiesta e azzerato la posizione debitoria dell’uomo dopo l’intervento dell’associazione Codici Sicilia, che ha contestato sia la legittimità del credito (3000 euro) sia l’esigibilità. «Quei crediti – spiega il […]

Un’agenzia di recupero crediti di Catania che aveva inviato a un cittadino una diffida per bollette telefoniche del 2012 e 2013 non pagate ha annullato la sua richiesta e azzerato la posizione debitoria dell’uomo dopo l’intervento dell’associazione Codici Sicilia, che ha contestato sia la legittimità del credito (3000 euro) sia l’esigibilità. «Quei crediti – spiega il […]

Un’agenzia di recupero crediti di Catania che aveva inviato a un cittadino una diffida per bollette telefoniche del 2012 e 2013 non pagate ha annullato la sua richiesta e azzerato la posizione debitoria dell’uomo dopo l’intervento dell’associazione Codici Sicilia, che ha contestato sia la legittimità del credito (3000 euro) sia l’esigibilità. «Quei crediti – spiega il […]

Un’agenzia di recupero crediti di Catania che aveva inviato a un cittadino una diffida per bollette telefoniche del 2012 e 2013 non pagate ha annullato la sua richiesta e azzerato la posizione debitoria dell’uomo dopo l’intervento dell’associazione Codici Sicilia, che ha contestato sia la legittimità del credito (3000 euro) sia l’esigibilità. «Quei crediti – spiega il […]

Un’agenzia di recupero crediti di Catania che aveva inviato a un cittadino una diffida per bollette telefoniche del 2012 e 2013 non pagate ha annullato la sua richiesta e azzerato la posizione debitoria dell’uomo dopo l’intervento dell’associazione Codici Sicilia, che ha contestato sia la legittimità del credito (3000 euro) sia l’esigibilità. «Quei crediti – spiega il […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo