Dalle praterie allo spopolamento dei partiti centristi Il fascino di Lega e Fdi conquista i moderati siciliani

Uno dei grandi temi della Sicilia è quello legato alla desertificazione delle aree interne? Sembra che non vada meglio guardando invece alla geografia politica dell’Isola. Se le elezioni – politiche e regionali – sono ancora lontane, i riposizionamenti, al contrario, cominciano a essere nell’aria. La tornata elettorale di gennaio in Emilia Romagna e Calabria ha segnato il ritorno del bipolarismo, con pochi spazi di manovra in quelle «praterie centriste» che il governatore Nello Musumeci fino a un annetto fa evocava.

Il quadro politico, soprattutto nazionale, nel frattempo è molto cambiato, a partire dall’ascesa dei partiti maggiormente posizionati a destra, quelli di Salvini e Meloni, e dal tracollo in termini di consenso per il Movimento 5 Stelle. In un quadro così poco definito, in molti restano proverbialmente affacciati al balcone a guardare, ma le voci, intanto, si rincorrono. Complici anche le prime manovre in vista delle Amministrative che il 24 maggio vedranno al voto i siciliani residenti in 66 Comuni dell’Isola. 

La tensione comincia a farsi sentire e se il centrodestra, dal Messinese all’Agrigentino, si sta già organizzando (non senza qualche tensione interna), a sinistra si brancola ancora nel buio. In questo quadro, dopo lo spopolamento del Pd, orfano dei transfughi di Italia Viva, anche il centrodestra rischia la desertificazione. 

Tra le voci più insistenti che circolano nei luoghi chiave della politica regionale, ecco quella che darebbe l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro in avvicinamento verso Diventerà Bellissima, il movimento fondato da Musumeci. Voci plausibili, rafforzate dall’atteso rimpasto in giunta che con ogni probabilità rischia di mettere in discussione la rappresentanza del gruppo dei Popolari e Autonomisti. Che attualmente, a fronte di cinque deputati all’Ars, vanta tre assessori. Un’ipotesi che a Palazzo dei Normanni gira da settimane, ma su cui il freno arriva proprio da Cordaro, che a Meridionews conferma il forte legame col governatore «con cui condivido un percorso di buona amministrazione da più di dieci anni, prima Assemblea, poi in Commissione antimafia e adesso al governo della Regione». 

«Il futuro progetto che riguarda la Regione Siciliana? Lo concorderò con i miei amici – aggiunge Cordaro – con coloro che mi hanno eletto, quindi con i centristi, e lo concorderò anche con Nello Musumeci, che ha la mia stima umana e politica. Il mio rapporto col presidente della Regione non può essere scambiato per qualcosa che non c’è. Certo, mi manca qualche diottria, ma di certo non soffro di strabismo: il mio centro sta da una parte soltanto. Se ci sarà effettivamente uno spopolamento delle praterie centriste, quello spopolamento non vedrà il mio contributo».

Sulla stessa linea anche il collega di gruppo Roberto Di Mauro, autonomista vicinissimo all’ex governatore Raffaele Lombardo e vicepresidente dell’Assemblea Regionale, che qualche rumor vorrebbe in avvicinamento a Fratelli d’Italia. La smentita, in questo caso, è secca. «Mi viene da ridere – commenta – anche perché in questo momento siamo impegnati su Agrigento attorno alla candidatura di Franco Micciché e non mi pare che Fratelli d’Italia sia intenzionata a puntare sullo stesso candidato».

Le voci su Di Mauro, però, partono da un dato di fatto: il partito di Giorgia Meloni nell’Agrigentino non ha una grande rappresentanza parlamentare, fondamentale per dare seguito alle istanze che arrivano dai territori. Così ecco l’altra voce che circola con una certa insistenza nel Palazzo: la presidente della commissione Salute Margherita La Rocca Ruvolo sarebbe orientata verso Fdi. Nessuna conferma ufficiale anche in questo caso, ma la voce circola con insistenza. 

Così come mancano i riscontri ufficiali di un certo impegno, che nei territori però non sfugge, dell’ex governatore Totò Cuffaro (o più che altro dei suoi) verso Italia Viva di Matteo Renzi. Intanto a cercare di tenere insieme i cocci centristi è l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, che prova ad arginare l’emorragia verso orizzonti di più facile (ri)elezione. I più disincantati ipotizzano uno sguardo più lungo che arriva fino al 2022, l’anno in cui a Palermo si terranno le Amministrative per la nuova guida di Palazzo delle Aquile. Ma in questo caso, almeno al momento, si sfocia nella fantapolitica.

Infine le tensioni in casa forzista e l’allontanamento che ai più non sembra essere sfuggito tra Marco Falcone e Gianfranco Miccichè. Preludio di una nuova lotta intestina per ridefinire la leadership dei berluscones di Sicilia? Voci, per il momento, o poco più.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]