Ieri la commissione bilancio dell’Ars ha esitato il disegno di legge di riordino dei consorzi di bonifica e irrigazione raccomandando di fare venire meno il limite del 50 per cento delle stabilizzazioni per sopperire alle mancanze di personale. «Un passo avanti ma insoddisfacente. Non vengono infatti rispettate le previsioni della legge regionale 9 del 2021 […]
Consorzi di bonifica: il dl passa in commissione, ma i sindacati non sono soddisfatti
Ieri la commissione bilancio dell’Ars ha esitato il disegno di legge di riordino dei consorzi di bonifica e irrigazione raccomandando di fare venire meno il limite del 50 per cento delle stabilizzazioni per sopperire alle mancanze di personale. «Un passo avanti ma insoddisfacente. Non vengono infatti rispettate le previsioni della legge regionale 9 del 2021 che, all’articolo 60 prevede, la copertura con contratti a tempo indeterminato, attraverso stabilizzazioni, dei vuoti di organico nei consorzi di bonifica in ragione del 50 per cento». Lo dicono i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil Sicilia Tonino Russo, Adolfo Scotti Enzo Savarino dopo l’incontro col dirigente regionale per la vigilanza Giuseppe Di Mino, i commissari dei consorzi di bonifica Sicilia orientale e Sicilia occidentale e i direttori dei consorzi stessi.
I sindacati ricordano che «a dicembre la finanziaria ha stanziato 6 milioni per il passaggio a tempo indeterminato dei lavoratori. Ci sono state comunicate 188 assunzioni – dicono- ma ai sensi della legge 9 occorre arrivare a 220: è quello che abbiamo chiesto e attendiamo risposta».
E non basta, peraltro, secondo i sindacati. «L’obiettivo – dicono- deve essere la copertura di tutti i vuoti in pianta organica con contratti a tempo indeterminato. La siccità e gi altri problemi che a causa dei cambiamenti climatici incombono sulle campagne – sottolineano Russo, Scotti e Savarino – rendono necessario un sistema irriguo efficiente da garantire anche attraverso una adeguata dotazione organica».