Ex province: eletti i presidenti dei liberi consorzi. Il centrodestra vince solo dove si spacca

Dopo dodici anni di rinvii e polemiche i liberi consorzi, le sei ex province per cui si votava con elezioni di secondo livello, hanno i loro presidenti. Il risultato delle urne premia un po’ tutti i fronti politici, ma suona come un campanello d’allarme per il centrodestra, che quando si è presentato in formazione unita a sostegno di un candidato ha sempre perso. Particolarmente cocente la sconfitta per Fratelli d’Italia, Lega e Democrazia cristiana, che non riescono a portare a casa quanto si aspettavano alla vigilia del voto.

A Ragusa vince Maria Rita Annunziata Schembari, la sindaca di Comiso (46,31 per cento), sostenuta dal centrodestra, fatta eccezione per la Democrazia Cristiana, che ha preferito puntare su Gianfranco Fidone, secondo con il 27,7. Terzo Roberto Ammatuna, per lui il 24,59 per cento delle preferenze. A Siracusa si impone Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla e capo di gabinetto del sindaco di Siracusa, che ha potuto beneficiare del sostegno del MpA e di parte del centrodestra. Vince su Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini, sostenuto dal campo largo Pd, M5s e Avs.

A Caltanissetta vince il sindaco del capoluogo Walter Tesauro, candidato tecnicamente del centrodestra, ma anche stavolta non in forma unita, visto che era sostenuto da MpA e Forza Italia, ma non da Fratelli d’Italia e Lega, che hanno corso al fianco del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, arrivato secondo per una manciata di voti (35 per cento contro 31 per cento). Terzo il sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, sostenuto dal centrosinistra.

Vittorie del centrosinistra a Enna, dove presidente del libero consorzio sarà Piero Capizzi, sindaco Dem di Calascibetta, candidato del fronte progressista, che batte Rosario Colianni, sindaco di Nissoria, sostenuto dal centrodestra unito. E a Trapani, dove è stata data fiducia a Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo, a capo di una lista civica, col supporto tuttavia del centrosinistra unito. Batte il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, sostenuto dal centrodestra, che lamenta tuttavia la spaccatura di Forza Italia alle urne. 

E se a Trapani ed Enna vince il campo largo, ad Agrigento è la vittoria del campo strano, con l’elezione di Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona, che dalla sua contava il supporto dell’Mpa e di Forza Italia, da una parte e di Movimento 5 stelle e Partito democratico dall’altra. Battuto il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, sostenuto da Fratelli d’Italia e dalla Democrazia cristiana di Totò Cuffaro. 


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